Giovani volontari donano 4 quintali di cibo alla mensa per i poveri

La donazione del cibo alla mensa per i poveri di Mussoi a Belluno
Oltre quattro quintali di viveri raccolti nei mesi scorsi dal gruppo giovani di Pez grazie alla generosità della comunità di Pez di Cesiomaggiore sono stati...

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Oltre quattro quintali di viveri raccolti nei mesi scorsi dal gruppo giovani di Pez grazie alla generosità della comunità di Pez di Cesiomaggiore sono stati consegnati domenica alla mensa dei poveri di Mussoi a Belluno. Una bella iniziativa che vede i giovani della frazione al fianco delle persone più bisognose. Questa iniziativa è nata quattro anni fa. «Allora c’era un gruppo giovani che aveva maturato la volontà di dare un senso più profondo al periodo natalizio raccogliendo regali da destinare a persone meno fortunate – spiega Andrea Marin di Pez -. Insieme a don Claudio, parroco di Pez, hanno iniziato a ragionare su come concretizzare questa idea e, pian piano, ha preso corpo il progetto della raccolta di generi alimentari da destinare a chi è in difficoltà. Da lì l’idea di rivolgersi alla  mensa di Mussoi, una realtà che esiste da tanti anni e che offre un pasto caldo tutti i giorni (esclusa la domenica) a chi vi si presenta senza chiedere nulla a nessuno, è stato quasi immediato». 

L’IDEA
Quella che era solo un’idea è diventata negli anni un appuntamento fisso. Ogni anno la raccolta parte nel periodo natalizio quando, all’esterno della chiesa parrocchiale viene messo uno scatolone per accogliere quanto la comunità può e vuole donare, e si conclude tra gennaio e febbraio. Quest’anno è andata molto bene in quanto sono stati raccolti oltre quattro quintali di alimenti, che non sono pochi per una comunità piccola com’è quella di Pez. Negli scatoloni sono finiti prodotti a lunga conservazione di tutti i tipi: dalla pasta al riso, dai sughi ai piselli, dal latte alle scatolette di tonno, dall’olio al sale. Insomma, un po’ di tutto.
LA REALTÀ

La mensa di Mussoi è gestita dai frati francescani. Ad accogliere la delegazione di giovani, accompagnata da qualche genitore, domenica pomeriggio, c’era Fra Esterino. «Fra Esterino – prosegue Marin -, ha spiegato molto bene ai ragazzi come lavorano all’interno di questa mensa. A spiegato loro che c’è una cuoca e tanti volontari che permettono alla mensa di andare avanti». Una mensa che ha un’attività importante nonostante l’affluenza negli anni sia calata. La mensa infatti, fino a qualche anno fa, preparava 60/70 pasti al giorno mentre oggi la cucina sforna 25/30 pasti e questo è dovuto principalmente ad un calo degli stranieri. Ora, a recarsi nella mensa solidale, sono per la quasi totalità italiani. Fra Esterino ha inoltre fatto fare un tour ai ragazzi dalla sala da pranzo alla cucina, in modo tale che potessero toccare con mano questa importante realtà del territorio provinciale. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino