Gabriele ucciso dalla meningite a un mese: «Ci ha donato un amore immenso»

Gabriele ucciso dalla meningite a un mese: «Ci ha donato un amore immenso»
SPRESIANO Ha illuminato la vita dei suoi genitori per un mese e dieci giorni. Come una stella che brilla a più non posso per poi spegnersi improvvisamente. Con la...

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SPRESIANO Ha illuminato la vita dei suoi genitori per un mese e dieci giorni. Come una stella che brilla a più non posso per poi spegnersi improvvisamente. Con la certezza, però, che quella luce resterà per sempre impressa nel cuore di tutti. La vita di Gounou Gabriele Baba si è fermata dopo poco più di un mese. Era nato il 27 maggio. 


Tutto era andato per il meglio. Ma una volta a casa ha cominciato ad avere coliche apparentemente inspiegabili. Dopo tutti i controlli, è arrivata la terribile diagnosi: meningite da escherichia coli. Una forma rara, non contagiosa. 

I medici della Patologia neonatale dell'ospedale di Treviso hanno fatto tutto il possibile per salvarlo. Ma due interventi chirurgici alla testa non sono bastati. A quel punto i genitori, Federica e Baba, accompagnati dal fratellino Taane Giovanni, di appena 20 mesi, hanno concordato con gli stessi specialisti di evitare un accanimento terapeutico che non avrebbe potuto portare ad alcun miglioramento. E martedì il piccolo cuore di Gounou Gabriele Baba si è fermato per sempre. Il funerale verrà celebrato in forma laica questo pomeriggio, giovedì 9 luglio, alle 15.30, nel cimitero di Spresiano. 

UN AMORE IMMENSO
«In questo mese di vita siamo comunque riusciti a comunicare con lui: ci ha donato un amore immenso che porteremo per sempre con noi - spiega mamma Federica, 33 anni - non sappiamo come abbia potuto prendere il batterio che ha dato origine alla malattia. Due settimane dopo il parto aveva strane coliche, ma senza sintomi particolari. Mi sono rivola al pediatra, poi all'ospedale di Conegliano, via telefono a causa dell'emergenza Covid, e poi a un altro pediatra ancora. In quel momento è stato deciso il ricovero».
Il piccolo è entrato il 15 giugno nell'unità di Patologia neonatale dell'ospedale di Treviso. La diagnosi è stata complicata. I sospetti sono emersi dopo aver visto un rigonfiamento all'altezza della fontanella. I medici hanno cercato di ogni modo di strapparlo alla morte.

GLI INTERVENTI
Il neonato è stato sottoposto a due interventi chirurgici al cervello. Poi c'è stata la Terapia intensiva e le cure con gli antibiotici. Ma non c'è stato alcun miglioramento. Anzi, è emersa anche una resistenza ai farmaci. Ormai la meningite non aveva più lasciato alcun margine.
«L'equipe della Patologia neonatale è stata meravigliosa sottolinea la mamma sono loro riconoscente perché hanno fatto davvero tutto il possibile». Per la famiglia è stato un cammino devastante. Reso ancora più complicato dall'emergenza coronavirus. 

IL LOCKDOWN

Il compagno di Federica, Baba, è originario del Benin, paese dell'Africa centro-occidentale. Lavora per la Croce Rossa in Belgio. Il 27 maggio scorso aveva assistito al parto. Poi, il 5 giugno, era ritornato al lavoro in Belgio. E qui è stato raggiunto dalla tragica notizia della malattia del bambino. Proprio a causa del lockdown legato all'emergenza sanitaria, però, è riuscito a rientrare in Italia solo il 26 giugno. L'ultimo saluto a Gounou Gabriele Baba verrà dato oggi pomeriggio nel cimitero di Spresiano. Oltre ai genitori e al fratellino, il piccolo lascia anche i nonni, Rita e Giovanni. «Sarà una funzione laica, il più semplice possibile - conclude la mamma - i bambini sono gioia. Adesso è un momento difficile. Ma vogliamo sia comunque il meno triste e pesante possibile». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino