Meningite, speranze finite per il 17enne ricoverato: iniziata la procedura per dichiarare la morte cerebrale

Si attendono le sei ore di osservazione previste dalla legge. Continua la profilassi contro l'infiammazione da meningicocco di tipo B per 265 persone tra gli amici e i compagni di basket con cui aveva giocato a Riese Pio X

Meningite, speranze finite per il 17enne di Tezze sul Brenta
BASSANO DEL GRAPPA (VICENZA) - Iniziata questa mattina, 28 febbraio, l'osservazione per dichiarare la morte cerebrale del 17enne di Tezze sul...

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BASSANO DEL GRAPPA (VICENZA) - Iniziata questa mattina, 28 febbraio, l'osservazione per dichiarare la morte cerebrale del 17enne di Tezze sul Brenta colpito da meningite da meningicocco di tipo B. Il giovane è stato ricoverato nella notte tra sabato e domenica, 25 e 26 febbraio, all'ospedale di San Bassiano, a Bassano del Grappa dopo aver accusato il malore ed essere risultato positivo alla malattia. 

L'osservazione di sei ore prima della morte cerebrale

E' stata attivata questa mattina, poco prima di mezzogiorno, la procedura di osservazione del ragazzo dalla durata, come previsto dalla legge, di sei ore. Poi sarà dichiarata la morte cerebrale. I medici hanno fatto il possibile per salvargli la vita ma già ieri, 27 febbraio, le speranze per il giovane erano appese ad un filo. Tanto che i compagni di scuola si erano recati in ospedale per stare vicini al ragazzo che fino a pochi giorni fa era seduto con loro sui banchi del liceo scientifico da Ponte di Bassano del Grappa.

La procedura, in profilassi 265 persone

La procedura avviata immediatamente dall'Ulss 7 Pedemontana che ha attivato il tracciamento di tutti i contatti avuti dal ragazzo negli ultimi 10 giorni tra cui i suoi compagni della squadra di basket con cui si era allenato a Riese Pio X, gli amici e i parenti. Sono 265 le persone sottoposte a profilassi.

Meningite di tipo B, i sintomi e come si trasmette

La "Neisseria Meningitidis" o "Menigococco" è un batterio che si trova piuttosto frequentemente in gola e nel naso, come sottolineato nel vademecum pubblicato sul sito della Regione Veneto. Un batterio talmente frequente che, il 5-10% dei soggetti, possono essere portatori asintomatici nella zona naso-faringe. Ne esistono di vari tipi che vengono distinti attraverso le lettere dell'alfabeto. I più comuni sono l’A, B, C, Y, W135. La trasmissione del batterio avviene attraverso le goccioline respiratorie o le secrezioni della gola di persone infette sane o malate, con i sintomi. Quando il meningicocco raggiunge il sangue e, di conseguenza, anche gli altri organi, provocando malattie invasive come la meningite o la sepsi, ha gravi conseguenze che possono portare a danni permanenti di tipo neurologico e comportamentale o portare alla morte in poche ore. In particolare, la meningite è un'infiammazione grave delle membrane che avvolgono il cervello. Altre malattie meningococciche sono la polmonite e la congiuntivite che colpiscono in particolare i bimbi sotto i 5 anni. 

La parola agli esperti

«La meningite non è una patologia comune, ma questa infezione in 24 ore, anche meno, nell'adolescente, passa rapidamente dai primi sintomi, che sono aspecifici e similinfluenzali, al ricovero con quadri clinici molto diversificati, fino al decesso, purtroppo - a dirlo è Vincenzo Baldo, professore ordinario di Igiene all'Università di Padova - Il vaccino anti-meningococco B è efficace. Viene già offerto ai nuovi nati e, in alcune regioni, anche negli adolescenti. Il nuovo Piano vaccinale dovrebbe uniformare la situazione a livello nazionale. Attualmente, infatti, nella fascia 12-18 anni è proposto il quadrivalente che copre i ceppi ACWY, ma non quello per il tipo B che è il più diffuso. Già nel 2019 le società scientifiche di igiene e medicina preventiva (Siti), dei pediatri (Fimp) e dei medici di medicina generale (Fimmg) chiedevano di raccomandarlo negli adolescenti, visto che i picchi dell'infezione si hanno nei bambini piccoli e negli adolescenti». Ad intervenire sul caso è anche Mattia Doria, segretario provinciale di Venezia della Federazione italiana medici pediatri (Fimp), presidente Centro studi veneto per la formazione e ricerca in pediatria territoriale (Cesper): «Purtroppo i vari germi del meningococco circolano e sono albergati, in modo asintomatico, in una popolazione adulta e pediatrica che li tollera. In alcuni soggetti sono aggressivi, o lo diventano per condizioni di abbassamento delle difese immunitarie, come dopo l'influenza. La meningite ha un decorso molto veloce: quando ci sono i sintomi, gli organi sono già compromessi. La vaccinazione è lo strumento di eccellenza per prevenire la malattia. La profilassi antibiotica offerta ai contatti del ragazzo è importante perché la diffusione è attraverso le goccioline di saliva, ma c'è un tempo di incubazione di pochi giorni in cui, con l'antibiotico, possiamo agire per evitare l'infezione. Nel caso poi si presentasse qualche sintomo, c'è il tempo per intervenire».

 

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Il Gazzettino