Uomini e donne dell'est, organizzati e insistenti: il ritorno dei mendicanti per l'elemosina di Natale

Mendicanti in centro a Pordenone
PORDENONE - Sono tornati. Era da tempo che non si vedevano in città, evidentemente avevano scelto altri lidi anche a fronte del fatto che la polizia locale aveva cercato di...

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PORDENONE - Sono tornati. Era da tempo che non si vedevano in città, evidentemente avevano scelto altri lidi anche a fronte del fatto che la polizia locale aveva cercato di arginare la loro presenza. Ieri mattina, 6 dicembre, però, in considerazione del fatto che si avvicina il Natale, al mercato cittadino sono stati notati diversi mendicanti.

LA SITUAZIONE
Tra le bancarelle del mercato, ma anche all'intero dei bar e di alcuni negozi si aggiravano almeno sei - sette uomini, due avevano le stampelle, altri zoppicavano e due o tre donne. A vederli si intuiva che fanno parte del solito giro di gruppi organizzati che arrivano la mattina presto con il treno o vengono accompagnanti con un furgone e poi battono i mercati in lungo e in largo. Gente organizzata, dunque, quasi certamente dell'Est. Alcuni cittadini hanno chiamato anche la polizia locale che è arrivata in tarda mattinata a prendere nota della situazione. Alcuni dei mendicati sono stati identificati, ma non ci sono altre possibilità. Non è certo reato chiedere l'elemosina se non lo si fa con bambini o animali, oppure si è troppo insistenti. Per la verità alcuni di quelli di ieri in più occasioni camminavano per un tratto di strada a fianco della persona a cui avevano chiesto una moneta.

IN CHIESA
C'è stato, però, anche un altro fatto che è stato segnalato. In pratica in viale Cossetti, dove c'è la chiesa della Sacra famiglia e dove stazionavano almeno due mendicanti, uno di loro è entrato anche all'interno dell'edificio e si è avvicinato a una persona che stava in raccoglimento ed ha chiesto l'elemosina. È abbastanza raro che i mendicanti entrino direttamente in chiesa. Solitamente intercettano i fedeli all'esterno degli edifici sacri, ma dentro non vanno. In più a pregare solitamente ci sono quasi sempre anziani, in maggioranza donne che possono essere anche dei facili bersagli per malintenzionati. «Per la verità - spiega il comandante della polizia locale, Maurizio Zorzetto - se l'accattonaggio non è molesto non ci sono grandi armi per bloccare il giro. Si possono fermare per il controllo dei documenti, se non li hanno possono essere portati al comando per l'identificazione in modo da dissuaderli, ma se sono romeni, come più volte è accaduto in città, sono europei, hanno i documenti in regola e non c'è molto da fare».

SOTTO IL VISCHIO


Sempre perchè il Natale si avvicina a grandi falcate, ieri in città c'erano anche tre, quattro donne con le ceste del vischio, la pianta che dicono porti fortuna e che va sistemata nelle abitazioni. Difficile dire se erano collegate con la presenza dell'altro gruppo di accattoni che si aggiravano in città, ma c'è però da dire che alla fine della mattinata le ceste erano quasi vuote, segno che diverse persone si sono fermate ad acquistare le piantine che venivano vendute da 5 a 10 euro a seconda della grandezza. «È evidente - commenta il comandante della polizia locale - che se le persone acquistano la merce alimentano il mercato, quindi queste signore ce le ritroveremo a Pordenone anche alle prossime bancarelle. Sarebbe meglio - conclude - evitare di fare acquisti da loro». Già sabato prossimo sarà dato mandato agli stewart che circolano lungo il mercato di segnalare subito la presenza di eventuali accattoni o donne che vendono punte di abete e vischio in modo che gli agenti possano essere più tempestivi nei controlli.
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Il Gazzettino