A Pordenone boom di mendicanti: sono giovani e mai visti prima. «Vogliamo capire chi li comanda e chi ci guadagna»

Mendicanti a Pordenone
PORDENONE - Sono tornati: più giovani, più numerosi, anche più insistenti rispetto alle altre “ondate”. Ma stavolta è pronta una nuova...

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PORDENONE - Sono tornati: più giovani, più numerosi, anche più insistenti rispetto alle altre “ondate”. Ma stavolta è pronta una nuova strategia: non solo allontanarli dalla città, una pratica che spesso negli anni scorsi si è rivelata pressoché inutile, ma “scovare” chi li gestisce e chi probabilmente ci guadagna sfruttandoli. 


A Pordenone da qualche giorno sono tornati i mendicanti. Solamente che non si tratta di persone sedute a terra intente a chiedere l’elemosina, ma soggetti spesso giovani che a volte suonano senza avere l’autorizzazione ad occupare il suolo pubblico oppure che si aggirano di bar in bar infastidendo i clienti. E il sindaco Alessandro Ciriani in attesa della stretta dà un consiglio: «Non date loro nemmeno un euro, non sono “veri” poveri». 


I FATTI


Ci sono cittadini che sono stati seguiti anche per diverse decine di metri. Altri, seduti comodamente al tavolino di un bar, hanno dovuto “fronteggiare” non una, non due, ma tre-quattro volte altrettante persone intente a chiedere l’elemosina in pochi minuti. «Sembra che arrivino a frotte - spiega Sabrina, barista del centro storico - e alcuni non vogliono lasciare il bar nemmeno dopo il nostro invito. Poi ad una certa ora della sera se ne vanno tutti, all’improvviso». Un malumore, quello che serpeggia tra i titolari dei bar, cresciuto negli ultimi giorni, quando a lievitare è stato anche il numero dei mendicanti in centro. 


LA STRATEGIA


Il vicesindaco e assessore alla Sicurezza, il parlamentare Emanuele Loperfido, è a conoscenza del problema anche trovandosi in Argentina per una missione per conto del Comune. «Si tratta purtroppo di fenomeni organizzati - dice - e non di persone singole in difficoltà. In questa settimana - ammette - ci sono persone mai viste prima in città, che chiedono l’elemosina e si improvvisano suonatori». 
«Siamo di fronte a sistemi che definire opachi è poco - tuona invece il sindaco Alessandro Ciriani –. Abbiamo fatto un vertice sulla materia e ci saranno controlli immediati: i suonatori in possesso dell’autorizzazione naturalmente rimarranno al loro posto, mentre chi approfitta di uno strumento musicale per chiedere l’elemosina sarà allontanato immediatamente. Ricordiamo che chi chiede l’elemosina in questo modo non è povero. I veri poveri si rivolgono al Comune per chiedere aiuto. Non date un euro a chi disturba in centro». 


FORZE DELL’ORDINE


È al lavoro anche il Comando di polizia locale, guidato dal comandante Maurizio Zorzetto. Entro il fine settimana, quando l’attività dei mendicanti solitamente si intensifica, sono in programma alcune operazioni straordinarie di controllo. La strategia impostata dal comandante è leggermente diversa rispetto a quella del passato: non si punterà più soltanto all’allontanamento dal territorio cittadino di chi chiede l’elemosina in modo molesto e insistente. L’obiettivo, come filtra dallo stesso comando pordenonese, è quello di individuare chi a monte gestisce il trasporto e i ricavi dei questuanti. 

 

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Il Gazzettino