BORGO VALBELLUNA - Un vero e proprio arsenale è spuntato in un giardino privato di via Mazzini a Mel, nel corso degli scavi per dei lavori di ristrutturazione che sono in...
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IL RITROVAMENTOLa chiamata ai carabinieri feltrini era stata fatta proprio da lui, poco prima, con la richiesta di intervento. La ditta di Mel che stava lavorando nell'area nello scavo si è accorta che sotto c'era qualcosa di metallico. Si è fermata immediatamente e dalla terra sono spuntate alcune bombe. Sembrano quelle da mortaio di fabbricazione tedesca da 81 millimetri, ma solo con gli esperti si avrà la certezza del tipo di armi. Artiglieria pesante, ancora perfettamente funzionante e in buono stato, risalente con tutta probabilità al periodo della Seconda guerra mondiale. C'erano anche tantissime munizioni forse per mitragliatrice o per il bazooka tedesco. Non si sa al momento se sono stati ritrovati anche degli esplosivi. Solo negli ulteriori accertamenti dei tecnici artificieri si avrà l'esatto quadro e elenco degli oggetti ritrovati.
LA FUGAMolto probabilmente le bombe e munizioni sono state abbandonate dai tedeschi in fuga. Quella area di via Mazzini, oggi privata e recintata, era un tempo tutta proprietà agraria aperta. Erano campi, da cui sono scappati di notte i militari in ritirata verso la Germania, alla fine della Seconda guerra mondiale. Lì vicino c'è anche villa Francescon, ma la struttura, da quello che si sa, non sarebbe mai stata occupata dai nazisti. Ma i tedeschi erano comunque in tutta quella area intorno. Lo scenario più probabile è quella di una fuga notturna, con la necessità di sbarazzarsi di tutto nel più breve tempo possibile, per non rischiare. Non è escluso che siano armi che ex combattenti partigiani, abbiano nascosto mentre infuriava la guerra. Ma sono tutte ipotesi, che al momento non hanno conferma.
LA SICUREZZALe armi ora dovranno essere fatte brillare dagli artificieri, come accade sempre per il ritrovamento di residuati bellici. In questi casi la Prefettura contatta gli artificieri (molto spesso il 2° reggimento genio guastatori alpini, appartenenti alla Brigata alpina Julia) per bonificare l'area, che nel frattempo è sorvegliata dai carabinieri. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino