MEDUNA DI LIVENZA (TREVISO) - Boato nella notte: salta in area il bancomat della filiale della Banca di Credito Cooperativo Pordenonese. E ancor prima che ci si accorga di...
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ASSALTO NELLA NOTTESono le 3.20 quando il commando formato da quattro persone, in un'auto scura di grossa cilindrata, una Maserati, mette l'esplosivo davanti al bancomat, al civico 8 di via Garibaldi, a pochi passi dalla centrale piazza Umberto I. Poi lo fa saltare, scardinando l'erogatore delle banconote. In un attimo la banda si apre il varco e sfonda la porta di ingresso. Una volta all'interno, in pochissimi minuti i banditi riescono a mettere a segno il colpo, lasciando la filiale completamente a soqquadro. Evidentemente sapevano come e dove colpire, vista la velocità operativa. Poi, forse chiamati dal palo che li attendeva all'esterno, sono usciti di gran carriera, sono saliti in auto e sono fuggiti attraverso strade secondarie.
L'ALLARMESubito dopo a sirene spiegate sono giunti i carabinieri, avvertiti da un inquilino che abita nel condominio sopra la filiale. Ma del commando, nessuna traccia. Sul posto anche i vigili del fuoco del distaccamento di Motta per le operazioni di messa in sicurezza dell'area, che è stata transennata lungo tutto il perimetro con il nastro bicolore. Stando alla ricostruzione dei residenti, la bomba è stata fatta scoppiare alle 3.20, la telefonata ai carabinieri è arrivata alle 3.22. Alle 3.28 la pattuglia arrivata nelle filiale non ha trovato nessuno: i ladri si erano già dileguati.
LE TESTIMONIANZE«Abito proprio di fronte alla banca - spiega un residente - In quel momento, erano le 3.20, ho sentito un boato pauroso e mi trovavo in bagno. Ho visto i vetri delle finestre tremare e ho sentito un brivido. Ho subito pensato che fosse successo qualcosa di grosso, ma non mi sono rischiato di uscire. Poi al mattino ho saputo. I vetri del bancomat sono finiti oltre la strada, lambendo il marciapiede dei condomini di fronte. Un botto davvero potente». Un altro ha spiegato come ha sentito i rapinatori parlare in italiano, uno anche con leggero accento dialettale. Muovetevi prima che arrivino si sarebbero detti l'un l'altro. Uno avrebbe fatto da palo di fronte alla filiale, un secondo sarebbe stato il palo più lontano, verso la piazza. Gli altri hanno operato tra le casse. Per fuggire avrebbero utilizzato un'auto scura di grossa cilindrata. I residenti parlano di una Maserati. La scena è durata pochissimi minuti. Poi i ladri se la sono svignata poco prima dell'arrivo delle Forze dell'ordine che non hanno potuto fare altro che prendere atto di quanto accaduto.
Da subito sono iniziate le indagini. Al vaglio degli inquirenti le immagini all'interno della filiale ma anche quelle delle videocamere esterne. Potrebbero fornire indicazioni preziose per risalire ai responsabili.
Gianandrea Rorato Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino