Medico anestesista di Agordo in condizioni psicofisiche alterate sospeso dal servizio. Il provvedimento a carico del dottor D.P. è arrivato nei giorni scorsi ed è...
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L’INCHIESTA
Il caso sarebbe scoppiato dopo una verifica effettuata dai carabinieri nell’abitazione bellunese del dottore, nell’ambito di un’inchiesta penale. In quel blitz sarebbero emersi particolari e medicinali che hanno spinto ad effettuare ulteriori accertamenti sulla situazione del medico, che effettua un lavoro delicato ed a alto rischio. «Si è ritenuto - dice la Usl - dalla documentazione acquisita nel corso dell’istruttoria, finalizzata all’adozione del presente provvedimento deliberativo, l’opportunità di disporre la sospensione cautelare dal servizio del dipendente». Così il dottor D.P. ha smesso di lavorare dal 18 febbraio scorso.
IL PERICOLO
L’azienda sanitaria spiega anche che si procede «all’espletamento di tutti accertamenti sanitari del caso, utili ad accertarne l’effettiva idoneità psico-fisica, anche in ragione della peculiarità del servizio reso all’utenza e a tutela della incolumità psico-fisica del dipendente stesso, nonché dell’utenza dell’Unita Operativa presso cui lo stesso presta servizio». Lo sottolinea più di una volta: se fosse restato in servizio c’era pericolo per lui e l’utenza. «Tale giudizio clinico - si legge - , risulta avvalorato da altri documenti istruttori agli atti, tali da ritenere che vi sia imminente pericolo per la sicurezza o per l’incolumità del dipendente stesso, oltreché dell’utenza».
GLI ACCERTAMENTI
Proseguono intanto gli accertamenti dei carabinieri nell’inchiesta che vede al centro il medico, che è ancora in fase di indagine e su cui non si sa al momento nulla. Il dottore anestesista anche se è stato sospeso dal servizio avrà un trattamento economico, spettante in caso di assenza per malattia. La sospensione cautelare dal servizio ha una durata massima complessiva di 180 giorni, salvo rinnovo o proroga, in presenza di giustificati motivi. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino