Medico morto, un collega scrive: «E' stato il vaccino». Giallo sull'indagine

Medico morto, un collega scrive: «E' stato il vaccino». Giallo sull'indagine
BRESSANONE - Finisce in procura a Bolzano (la quale però fa sapere di non aver ricevuto alcun dato e non aver ancora avviato alcuna inchiesta) il caso di un medico...

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BRESSANONE - Finisce in procura a Bolzano (la quale però fa sapere di non aver ricevuto alcun dato e non aver ancora avviato alcuna inchiesta) il caso di un medico deceduto nei giorni scorsi. Un collega ha infatti postato su Facebook un video nel quale ipotizza un nesso causale fra la somministrazione di due dosi di vaccino anti-Covid ed il decesso. L'Azienda sanitaria dell'Alto Adige ha inviato la cartella clinica in Procura.

Il video è stato pubblicato in lingua tedesca su Facebook dal gruppo di medici e farmacisti no vax «Wir Noi». Il medico sostiene che il collega, dopo il secondo vaccino, avrebbe accusato forti dolori alle articolazioni, febbre e aritmie cardiache. Tre settimane dopo avrebbe subito un ictus e, dopo un periodo in terapia intensiva, è deceduto.

L'Azienda sanitaria comunica che «le direzioni mediche degli ospedali di Bolzano e Bressanone, nei quali è stato trattato il medico deceduto, inoltrano - come previsto dalle norme vigenti in materia - il referto agli uffici giudiziari del Tribunale di Bolzano». «Rientra - prosegue la nota -nell'ambito della Procura della Repubblica intraprendere i passi successivi. La direzione generale dell'Azienda sanitaria dell'Alto Adige, le direzioni dei comprensori di Bolzano e Bressanone, le direzioni mediche degli ospedali di Bolzano e Bressanone sono impegnate a produrre alla Procura della Repubblica tutte le informazioni inerenti al caso ed assicurano la fattiva collaborazione. Il caso inoltre è stato segnalato prontamente come previsto a VigiFarmaco, il centro della farmacovigilanza presso l'Aifa, Agenzia italiana del farmaco», prosegue la nota. La direzione generale dell' Azienda sanitaria dell'Alto Adige esprime il più sentito cordoglio alla famiglia del paziente deceduto. 

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Il Gazzettino