TRIESTE - Nuovo caso di medico assenteista all'Ospedale di Gorizia: dichiarava falsamente all’Azienda per l’Assistenza Sanitaria n. 2 “Bassa Friulana...
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In particolare, sono state esaminate le cartelle cliniche dei pazienti privati acquisite a seguito della perquisizione dello studio del medico, da cui si è desunto che, in oltre la metà dei giorni di assenza ingiustificata, l’indagato si è occupato della clientela privata a scapito quindi di quella pubblica. Nel corso degli accertamenti è emerso inoltre che numerosi giorni di permesso riservati all’assistenza dei genitori invalidi, spesso richiesti a ridosso dei weekend o nei giorni prefestivi, come accaduto per le vigilie di Natale 2015 e 2016, sono stati utilizzati dal medico per recarsi in vacanza in Austria (almeno in una decina di casi). Tra l’aprile 2015 ed il febbraio 2017, i giorni di ingiustificata assenza dall’attività lavorativa sono stati ben 95, di cui 75 per permessi concessi per assistere il padre e la madre ultraottantenni e 20 per riposi medici.
L’Autorità Giudiziaria, il 21 luglio scorso, alla luce del quadro probatorio acquisito, ha disposto la conclusione delle indagini preliminari, notificata nelle scorse settimane all’indagato ed al suo difensore. Il dipendente pubblico è stato segnalato alla Procura presso la Sezione Giurisdizionale della Corte dei Conti competente per il Friuli Venezia Giulia a cui è stato indicato il danno erariale pari ad 57.960 euro patito dall’Azienda Sanitaria e dall’I.N.P.S.. L’indagine segue l’operazione “Tempo Libero” che aveva portato nel febbraio 2017 alla sospensione di due medici, sempre in servizio al’ospedale di Gorizia, i quali erano soliti assentarsi dal lavoro per recarsi anche in questo caso nel proprio studio professionale privato. L’attività investigativa svolta dalla Guardia di Finanza di Gorizia ha consentito di portare alla luce un caso di indebito utilizzo dei giorni di riposo medico e dei permessi riservati ai pubblici dipendenti per prestare assistenza alle persone portatrici di handicap, contribuendo a ripristinare condizioni di legalità nella principale struttura ospedaliera goriziana e rinnovando il rapporto di fiducia tra i cittadini e la pubblica amministrazione. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino