Medici veneti esclusi dalle borse di studio della Regione: «E' ingiusto»

Medici veneti esclusi dalle borse di studio della Regione: «E' ingiusto»
VENEZIA - Il caso era stato sollevato da Alessandro Vendramin, 27enne padovano, con una laurea in medicina conseguita con 110 e lode all'università di Bologna. Ma nelle...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
VENEZIA - Il caso era stato sollevato da Alessandro Vendramin, 27enne padovano, con una laurea in medicina conseguita con 110 e lode all'università di Bologna. Ma nelle sue stesse condizioni sono in molti. Almeno duecento quelli che hanno sottoscritto una petizione inviata alla Regione Veneto chiedendo di modificare il bando di accesso ai posti aggiuntivi delle scuole di specializzazione in medicina. Per quest'anno sono 90 i posti finanziati dalla Regione che si sommano ai 6.300 istituiti a livello nazionale. I posti regionali però sono riservati solamente a chi si è laureato in medicina negli atenei veneti e quindi a Padova e Verona. Esclusi invece tutti coloro che sono residenti in Veneto, ma hanno conseguito la laurea oltre il confine regionale. Una scelta opposta rispetto a quella fatta da altre regioni come Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Valle d'Aosta, Sardegna, Sicilia, regione autonoma di Trento e Repubblica di San Marino che per concorrere ai posti aggiuntivi hanno richiesto il requisito della residenza. Mentre altre regioni non hanno messo alcun vincolo.


LA LETTERAI duecento medici residenti in Veneto, ma laureati in altre regioni, hanno inviato una lettera al governatore Luca Zaia, al vice-presidente Gianluca Forcolin, all'assessore alla Sanità Luca Coletto e al direttore generale dell'area Sanità della Regione Domenico Mantoan con la richiesta di modifica del bando per non essere esclusi dai posti finanziati dalla propria regione. Una prima lettera inviata per posta certificata e presentata a mano a Mantoan è dello scorso 26 ottobre. Non avendo ottenuto risposta i medici veneti, con 169 sottoscrizioni, hanno fatto un secondo sollecito lo scorso 16 novembre e sono in attesa di un riscontro. «In un clima di festa per il raggiungimento del quorum per il referendum su una maggiore autonomia della regione, è una nota di amarezza vedere che un medico veneto ha precluse le porte della sua stessa regione; quella in cui è nato, cresciuto e ha vissuto e vorrebbe lavorare» dice un passaggio della missiva inviata alla Regione.


LA PORTAVOCE«Abbiamo scritto questa breve lettera per chiedere alla Regione Veneto di modificare gli attuali requisiti per beneficiare delle borse aggiuntive regionali per il concorso del prossimo anno - spiega Alessia Cicogna, di San Donà di Piave nel Veneziano, laureata in medicina a Trieste con 110 e lode - Chiediamo alla nostra regione di permettere a tutti i medici veneti, quindi non solo a coloro che si sono laureati a Padova e Verona, di fruire delle borse regionali messe a disposizione per il concorso per l'accesso alle scuole di specializzazione in medicina». Nella lettera i medici firmatari spiegano che «è una questione di giustizia sostanziale, di correttezza verso i propri contribuenti, di equità per i propri concittadini». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino