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La Corte dei Conti ha fatto un numero decisamente importante: la Regione Fvg per far lavorare i gettonisti, ossia i medici che operano a prestazione negli ospedali, ha speso 7 milioni di euro. Un solo dato: per cercare di dare respiro alle liste di attesa, sempre la Regione di euro ne ha investiti, nel 2023, 10 milioni. Tre in più di quelli usciti per pagare i gettonisti.
Ma c'è di più. Già, perché i gettonisti che attualmente operano all'interno degli ospedali numericamente non riescono a risolvere la cronica carenza di personale. Come dire che se servirebbero di più, alzando quindi la spesa. Quanti sono? Nelle strutture pubbliche della regione operano 155 gettonisti. Questo, almeno, è il numero che risultava alla fine del 2023. Interessante capire anche dove lavorano, almeno come dislocazione maggiore. Intanto interessano tutte le Aziende sanitarie della regione. La maggio parte opera nella medicina di urgenza, pronto soccorso, ma se ne sono diversi anche in terapia intensiva, soprattutto nella zona triestina e isontina, in radiologia e in ostetricia. Fanno i turni, ma sono chiamanti all'interno delle equipe dei medici assunti regolarmente. Questo li caratterizza come una specie di "corpo estraneo" . È anche vero che senza di loro diversi servizi non sarebbero in grado di andare avanti.
I "gettonisti non sono la soluzione ai problemi di personale che stanno travolgendo la sanità pubblica e la recente indagine dell'Anac ha confermato quanto sia costoso il ricorso in Fvg, sesto in Italia.
Intanto scoppia un altro problema. «I contratti capestro con cui sarebbero state assunte decine di medici argentini sono l'ennesima perla nella collana di fallimenti targati Fedriga - Riccardi. Giungla organizzativa e diseguaglianze retributive sono il risultato della totale incapacità del responsabile pubblico di gestire le criticità se non con l'unico metodo usato finora, cioè affidarsi al privato». A parlare questa volta è Nicola Delli Quadri, responsabile Salute dei dem, dopo che il sindacato degli anestesisti ha denunciato l'applicazione di contratti inappropriati con clausole capestro ai danni dei medici argentini».
ldf
Il Gazzettino