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Un emendamento per la svolta. Arriva da Roma, ma ha un “tocco” di Friuli Venezia Giulia, la soluzione al problema relativo al riconoscimento di incarichi provvisori e sostituzioni nel monte ore dei medici di medicina generale in formazione. In poche parole, la “stampella” garantita ai dottori di famiglia da parte degli specializzandi, cioè degli studenti che ancora frequentano il Ceformed (la scuola che poi porta all’ambulatorio) ma che possono affiancare i medici di base nel loro lavoro, spesso coprendo buchi fondamentali per l’assistenza ai pazienti. Il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, ieri a Trieste ha infatti annunciato la presentazione di un emendamento in Commissione per prorogare la misura varata a suo tempo dal ministro della Salute Roberto Speranza. I medici specializzandi, quindi, una volta completato il breve iter del provvedimento, potranno continuare a dare una mano ai colleghi più esperti, per evitare un’ulteriore crisi del sistema.
LA SVOLTA
«L’emendamento - ha confermato ieri a Trieste il ministro pordenonese Luca Ciriani - consentirà ai giovani medici di proseguire nel lavoro svolto durante la pandemia e di fare da “tampone” ai dottori di famiglia». Sostanzialmente si tratterà di una proroga del provvedimento dell’ex ministro Speranza, cioè esattamente ciò che a livello regionale chiedeva la Fimmg, il principale sindacato dei medici di medicina generale. «Interveniamo - ha aggiunto l’esponente di Fratelli d’Italia nel governo Meloni - per evitare che il sistema vada ancora più in crisi». È esattamente la soluzione che la Regione stava cercando, ed arriva grazie all’interessamento dell’unico ministro del Friuli Venezia Giulia nell’Esecutivo.
L’AGGIUNTA
All’interno degli stessi lavori di Commissione che hanno portato all’emendamento salva-ambulatori, anche un’altra proposta: portare a 72 anni l’età della pensione per il personale sanitario. «Una misura - ha spiegato sempre il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani - che non sarà facile da far passare per quanto riguarda il personale ospedaliero, ma che siamo ottimisti possa decollare nel caso dei medici di medicina generale».
SODDISFAZIONE
«Conosco bene la difficile situazione in cui si trovano molti miei corregionali e la carenza di medici di base che affligge il nostro territorio. Vorrei provare a rassicurare tutti quanti: proprio in questi giorni in Senato stanno entrando nel vivo i lavori sul Milleproroghe che potrebbe essere il giusto viatico normativo per provare a risolvere almeno temporaneamente la situazione. Sul tema ho avuto modo di confrontarmi con il ministro della Salute Orazio Schillaci, con il presidente della commissione Affari Sociali e Sanità del Senato Franco Zaffini e con diversi colleghi senatori». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino