«Dateci i premi». Milioni di euro non versati: i dirigenti medici fanno causa alle Ulss

«Dateci i premi». Milioni di euro non versati: i dirigenti medici fanno causa alle Ulss
Da anni hanno intrapreso una battaglia contro le aziende sanitarie venete che non distribuiscono ai dirigenti medici i residui dei fondi di posizione, ma li accantonavano o...

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Da anni hanno intrapreso una battaglia contro le aziende sanitarie venete che non distribuiscono ai dirigenti medici i residui dei fondi di posizione, ma li accantonavano o utilizzavano per prestazioni o orario medico aggiuntivi. Un braccio di ferro, ora finito davanti ai giudici, che ha coinvolto da una parte la sezione veneta dell'associazione dei medici dirigenti Anaao-Assomed e dall'altra le ex Ulss 1 e 2 di Belluno e Feltre, le ex Ulss 5 e 19 di Rovigo e Adria e la ex Ulss 15 Alta Padovana. Solo quest'ultima ha raggiunto un accordo con il sindacato ed ha deciso di restituire i residui dei fondi di posizione, il che significa che i dirigenti medici riceveranno una media di circa 12mila euro a testa di arretrati. La mediazione non è stata invece raggiunta con le aziende sanitarie - ora unificate nella nuova organizzazione della sanità veneta - di Rovigo-Adria e Belluno-Feltre.


Per questo il 16 gennaio il sindacato dei medici ha depositato nei tribunali di Belluno e Rovigo, sezione giudice del lavoro, i ricorsi contro le aziende sanitarie. Secondo i calcoli dell'associazione dei medici dirigenti le tre aziende sanitarie che hanno generato le situazioni più clamorose sono le ex Ulss 1 e 2 nel Bellunese con circa 6 milioni di euro di residui accumulati e non utilizzati, l'ex Ulss 15 nel Padovano con circa 5 milioni e 200 mila euro e le ex Ulss 5 e 19 in provincia di Rovigo con circa 1 milione e 400 mila euro utilizzati in modo illegittimo nel 2016 e altrettanti nel 2017...


 
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Il Gazzettino