Carenza di medici a Treviso, l'Usl cerca 19 psichiatri ma rispondono solo in quattro

Carenza di medici a Treviso, l'Usl cerca 19 psichiatri ma rispondono solo in quattro
TREVISO - Allarme psichiatri. Non se ne trovano proprio. L’Usl della Marca ne cercava 19 attraverso l’ultimo concorso. Ma alla fine non si è fatto...

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TREVISO - Allarme psichiatri. Non se ne trovano proprio. L’Usl della Marca ne cercava 19 attraverso l’ultimo concorso. Ma alla fine non si è fatto avanti nemmeno uno specializzato. Una casella vuota quanto mai pesante se si pensa che oggi i camici bianchi in servizio nell’area della psichiatria degli ospedali trevigiani coprono poco più della metà della pianta e aumentano le richieste relative alla salute mentale. Dopo l’emergenza Covid, i casi di disagio psichico sono aumentati fino al 30%.


I NUMERI
La nuova graduatoria è composta solo da 4 medici che stanno ancora completando il percorso di specializzazione in psichiatria. L’azienda sanitaria li assumerà subito. Non è possibile correre il rischio di farseli sfuggire. Ma i numeri confermano in modo inesorabile le attuali difficoltà. «Continuiamo a garantire i servizi, pur soffrendo per la carenza di personale – spiega Francesco Benazzi, direttore generale dell’Usl della Marca – quattro specializzandi, comunque, sono già tanti rispetto al niente». Il dipartimento di salute mentale dell’Usl trevigiana conta quasi 395 professionisti. Ma non basta. Oggi si prova a correre ai ripari anche con i medici in libera professione. L’ultimo psichiatra è stato inserito così a fine ottobre nell’area dei disturbi del comportamento alimentare, legata alla psichiatria di Treviso. E poi c’è il protocollo della psichiatria di comunità, ideato per unire le forze. Le persone vengono prese in carico con un approccio multi-disciplinare, puntando anche su altre figure in grado di dare risposte sul fronte della salute mentale. E’ importante soprattutto nei casi più complessi. Così come per ridurre il tempo tra lo sviluppo dei sintomi e l’inizio della terapia. Si inserisce qui l’assunzione di 18 educatori professionali. Ma non è ancora stato risolto il nodo degli psicologi. L’esito dell’ultimo concorso è stato congelato dopo i ricorsi al Tar e al Consiglio di Stato. A breve dovrà essere rifatto. 


INCARICHI PROVVISORI


Nel frattempo si va avanti con incarichi provvisori: fino ad ora sono stati siglati 18 contratti a tempo determinato. Il punto è che tutto ciò accade mentre stanno aumentando le persone colpite da ansia, depressione, ritiro sociale, disturbi del comportamento alimentare e così via. L’andamento era già chiaro prima dell’esplosione dell’emergenza Covid. Poi i problemi legati alla pandemia hanno sostanzialmente fatto da acceleratore. Gli utenti e le richieste di prestazioni psichiatriche nella Marca, soprattutto tra i giovani tra i 17 e i 24 anni, sono aumentate rispettivamente dell’8% e del 15% nel giro di un anno. Guardando alle situazioni più complesse, infine, l’anno scorso i trattamenti sanitari obbligatori (Tso) sono aumentati del 25%. Nel 2021 ne erano stati registrati 40. L’anno scorso, invece, si è saliti di colpo a 50. Praticamente uno a settimana. E’ vero che rappresentano il 9% del totale delle persone che fanno riferimento ai servizi di psichiatria del trevigiano: percentuale tra le più basse a livello europeo. Ma la gestione di questi servizi si sta facendo sempre più complicata.  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino