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UDINE - È successo di nuovo. Un'altra maxi-rissa tra minori stranieri a Udine, sempre in una comunità che li accoglie. E solo per puro caso non sono stati registrati feriti gravi. Un adolescente è stato medicato per delle contusioni e dei tagli alla testa, ma se la caverà con poco. I fatti sono avvenuti ieri sera nel quartiere di San Domenico, vicino alla struttura della Casa dell'Immacolata, da dove erano stati trasferiti verso Cavazzo dieci giovani. Secondo alcuni testimoni della scena, i minorenni stranieri avrebbero anche strappato alcuni rami dagli alberi per usarli come oggetti contundenti nella rissa. Sul posto i carabinieri, la polizia e le ambulanze arrivate dall'ospedale.
FURTI
Nuovo bottino da ben 20 mila euro per la banda di ladri che ormai imperversa da mesi. Il fatto è accaduto sabato a San Vito di Fagagna. La denuncia è stata fatta ai carabinieri da una donna di Udine, classe 1974. La stessa ha riferito che ignoti si sono introdotti nella sua abitazione passando per una finestra: una volta dentro hanno portato via due orologi di valore e gioielli in oro.
VILLA SANTINA
È stata ritrovata senza vita Gianna Talotti, la donna di 73 anni di Villa Santina della quale non si avevano notizie dal primo pomeriggio di domenica, quando era uscita dalla sua casa di via Cesare Battisti.
IL CASO
All'esame per la patente di guida con tanto di microcamera e cellulare, in modo da farsi suggerire le risposte. Ma non l'ha passata liscia ed ora è stato denunciato dagli uomini della squadra di polizia giudiziaria della sezione Polizia Stradale di Udine. Protagonista un uomo di giovane età di origini indiane residente in provincia di Parma intento a manipolare la seduta di esame teorico. Il fatto è accaduto lo scorso mercoledì 22 novembre: gli operatori si sono insospettiti dal comportamento insolito del candidato, che segnava con il dito in modo sistematico sui quesiti dei quiz e relative risposte e, in pochi minuti, rispondeva con esattezza a 7 domande. L'uomo è stato così invitato ad accomodarsi in un'altra stanza e a consegnare il giubbotto e la felpa, svelando così un sofisticato sistema di dispositivi nascosti. Prima di presentarsi all'esame, aveva occultato all'interno della felpa una microtelecamera che, attraverso un piccolo foro, permetteva di inviare le immagini delle domande d'esame e un dispositivo auricolare bluetooth per comunicare con l'esterno. Da quanto poi è emerso, le risposte venivano fornite al candidato attraverso un impulso che faceva vibrare il dispositivo quando lo stesso indicava con il dito sulla risposta esatta. Gli uomini della Polizia Stradale hanno così proceduto al sequestro dei congegni e denunciato alla Procura. Alla seduta di esame dello scorso lunedì 27 novembre altri due giovani (un cittadino del Bangladesh e un cittadino del Sudan) sono stati scoperti mentre rispondevano ai quesiti con le medesime modalità.
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