Maxi-rissa all'ora di cena nella zona dello spaccio: fuggi fuggi in via Cappuccina

Maxi-rissa all'ora di cena nella zona dello spaccio: fuggi fuggi in via Cappuccina
MESTRE - Una maxi-rissa in strada fra quindici persone all'ora di cena. Pugni e calci, spintoni. Bilancio finale, due feriti e tanta paura. A chiamare la polizia sono i...

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MESTRE - Una maxi-rissa in strada fra quindici persone all'ora di cena. Pugni e calci, spintoni. Bilancio finale, due feriti e tanta paura. A chiamare la polizia sono i residenti allarmati da quello che sembra un regolamento di conti. Si teme che la situazione possa degenerare dato che c'è un crescendo di violenza. Siamo a Mestre, due sere fa, in via Cappuccina, lato stazione ferroviaria. Una zona calda da più punti di vista: spaccio di droga, tossicodipendenti che consumano la dose in loco, borseggi, aggressioni. Una zona tra le più presidiate dalle forze dell'ordine il cui sforzo per arginare la criminalità piccola o grande che si voglia definire è costante e quotidiano.


LA CRONACA
Il sospetto è che alla base della mega zuffa ci siano questioni legate comunque al mondo dello smercio delle sostanze stupefacenti. Mestre si sa è uno dei mercati principali della vendita al dettaglio e nei mesi scorsi ha registrato purtroppo diversi casi si decessi per overdose. Ma questa è un'altra faccia del fenomeno, forse la più tragica. Tornando all'attualità, quando le pattuglie delle Volanti arrivano sul posto, rispondendo alle segnalazioni della cittadinanza, c'è il fuggi-fuggi: l'unico che non riesce a dileguarsi è un tunisino di 38 anni che mostra una vistosa ferita alla testa. Sembra sotto choc e comunque confuso. Agli agenti farfuglia di essere stato aggredito e rapinato da un gruppo di connazionali. A un certo punto senza motivo se la prende con un ragazzo che sta passando e lo colpisce al volto procurandogli un taglio al sopracciglio: si tratta di un 24enne cinese che lì per lì per non riesce a capire cosa gli stia capitando. Entrambi vengono accompagnati al pronto soccorso per essere visitati e medicati: il giovane asiatico è informato sul fatto che può sporgere querela.


LE INDAGINI


Da quanto si è potuto apprendere il 38enne una volta ricevute le cure si è allontanato dall'ospedale dell'Angelo senza dare alcuna spiegazione. L'area che ha fatto da sfondo allo scontro è coperta da telecamere che di sicuro hanno inquadrato se non tutte alcune delle persone che hanno partecipato alla mischia e che forse potrebbero essere identificate. Come detto l'ipotesi più plausibile è di una scaramuccia urbana legata al controllo del territorio o a debiti fra pusher, terminali della distribuzione al dettaglio dello stupefacente, ma anche fra piccoli intermediari.

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Il Gazzettino