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GAVELLO - Mentre lo spettro aviaria continua ad aleggiare anche in Polesine, a breve, a Gavello di galline ce ne saranno oltre 400mila. Dalla Provincia, infatti, con determinazione dirigenziale numero 226 del 15 febbraio, è arrivato il via libera al progetto di ampliamento della Società agricola Ovomas, proprietaria del fondo in località Idrovora Motta, a Gavello, in cui svolge da anni l’attività di allevamento di galline ovaiole.
L’azienda, già in possesso di un’autorizzazione integrata ambientale rilasciata nel 2019 con una potenzialità autorizzata di 225mila galline ha chiesto e ottenuto di arrivare a 405mila capi. Il progetto approvato prevede la costruzione di un nuovo capannone della potenzialità di 180mila galline, un nuovo locale per la raccolta delle uova, una nuova concimaia coperta, un nuovo magazzino attrezzi e nuovi piazzali di manovra a servizio del nuovo capannone. L’Ovomas, già Azienda Agricola Masiero Giampaolo, nata circa 25 anni fa con una potenzialità iniziale di 15mila capi allevati in un unico capannone, lavora in soccida, un contratto agricolo che prevede un’associazione d’impresa fra chi dispone del bestiame e chi lo alleva, ripartendo spese e utili, con la Società Agricola Fiorin di Lionello & C., che fa riferimento alla ditta Euroservice.
LA PROCEDURA
La Provincia, facendo proprie le condizioni ambientali espresse dal Comitato tecnico provinciale per la Valutazione di impatto ambientale, come approvate dalla Conferenza di servizi, ha rilasciato il provvedimento unico ambientale comprensivo di compatibilità ambientale, autorizzazione integrata ambientale per la gestione dell’allevamento, approvazione del piano aziendale e permesso di costruire le opere di progetto.
E mentre a Taglio di Po la Società Agricola Agraria Erica, che ha sede a Roncofreddo (Forlì), ha chiesto l’autorizzazione per un nuovo allevamento intensivo di polli da ingrasso da 295.336 capi, chiamato Po5, in aggiunta ai Po1 e Po3 già attivi a Taglio di Po e ai Po2 e Po4, che gestisce ad Ariano, ad aprile 2022 proprio la Società Agricola Munerato Mattia di Crespino ha ottenuto l’autorizzazione ad ampliare da 65.400 a 148mila capi, mentre nel febbraio 2021 la Società Agricola Avicola Sant’Andrea di Pozzonovo ha ottenuto l’autorizzazione all’allevamento da 57.711 galline a Boara Polesine. C’è poi pendente l’istanza per l’ampliamento da 165mila capi a 275mila dalla Società Agricola Tiozzo Carlo per l’allevamento di polli da carne in località Mea, a Porto Viro, assoggettata a Via nell’aprile 2021, mentre nell’ottobre 2021 l’Avidelta ha ottenuto l’ampliamento da 16mila a 80mila polli da carne a Ca’ Pesara, sempre a Porto Viro, proprio accanto all’allevamento avicolo della azienda agricola biologica Agrifree, specializzata nella produzione di farine e pasta, passato nel febbraio 2018 da 26.482 a 81.203 capi per ciclo. Il tutto, senza contare i ruspanti dell’Avicola Pagliarini di Canaro, l’allevamento dell’azienda agricola Cestaro a Lendinara (362mila polli da carne), ma soprattutto il “megapollaio” ex Liberelle, ora Eurovo, da 1.436.898 galline ovaiole.
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