Non solo la Pedemontana friulana, nuovo studio per la maxi-gronda sulla Pontebbana

Una coda sulla Pontebbana
 Si è sbloccata un’altra partita cruciale per il futuro delle infrastrutture chiave del Friuli Venezia Giulia. La Regione, tramite l’assessore alle...

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 Si è sbloccata un’altra partita cruciale per il futuro delle infrastrutture chiave del Friuli Venezia Giulia. La Regione, tramite l’assessore alle Infrastrutture Cristina Amirante, a margine del convegno udinese sul nuovo piano friul-giuliano che abbraccia anche le grandi opere, ha annunciato di voler dare il via libera allo studio per risolvere anche l’ultimo nodo che rimarrà sull’asse della Pontebbana: il nodo tra Codroipo e Casarsa, un collo di bottiglia che probabilmente neppure la Pedemontana friulana e il nuovo ponte sul Meduna riuscirebbero a liberare in tempi ragionevoli. 


LA DECISIONE


«L’iter è questo - ha spiegato direttamente Cristina Amirante -: abbiamo chiesto e ottenuto di avviare uno studio che avrà un obiettivo. Ci dovrà dire se tutte le opere che saranno realizzate nei prossimi anni basteranno a risolvere il problema oppure no». E la seconda opzione è a dire il vero abbastanza verosimile. Quindi la Regione vuole avviare un ragionamento supportato da dei documenti ufficiali anche per un eventuale by-pass tra Valvasone e Zoppola, dopo il ponte sul Tagliamento, oppure per l’allungamento della Gronda Nord a settentrione rispetto alla statale Pontebbana. È la cosiddetta “super Gronda”, che esce dal contesto immaginario e finirà nero su bianco in uno studio. «Un approfondimento necessario», l’ha definito l’assessore Cristina Amirante. 


COSA SUCCEDERÀ


Lo studio dovrà dire come sempre due cose. Primo: l’opera risulterà necessaria? Secondo: quanto potrebbe costare? Ma c’è anche una terza opportunità. Il lavoro dei professionisti, infatti, avrà il compito di stabilire quale soluzione diventerà preferibile. Un by-pass breve a Nord di Casarsa oppure il prolungamento della Gronda Nord pordenonese che è già finanziato dalla Regione? 
Si parte dalla seconda alternativa. Riguarda la proposta di una bretella allungata in grado di diventare un’alternativa alla Pontebbana non solo a settentrione rispetto a Pordenone, ma fino a Casarsa e anche oltre, per ricongiungersi alla statale solamente nei pressi del ponte sul Tagliamento, al confine con la provincia di Udine. La soluzione sembra essere quella meno divisiva, nonché quella in grado di conciliare la necessità di servire meglio le zone industriali a Nord della città e allo stesso tempo l’urgenza di liberare la Pontebbana dal traffico che la sta soffocando in questi anni. Inoltre si andrebbe ad utilizzare una parte della viabilità già esistente, che non è un fatto di secondaria importanza. Il tracciato della Bretella allungata sarebbe praticamente scontato. Posto che la Gronda Nord, secondo il primo studio presentato a suo tempo dalla Regione ai Comuni interessati dovrebbe partire più o meno all’altezza della rotonda di Pian di Pan, è sempre lì che - in senso opposto - dovrebbe iniziare anche il nuovo collegamento. Seguirebbe poi l’attraversamento dell’aperta campagna a Nord del Comune di Zoppola. La strada rimarrebbe a settentrione rispetto a Casarsa, intersecando così il futuro bypass del comune più in difficoltà a causa della Pontebbana.


La seconda opzione, invece, riguarderebbe invece un’opera che torna in modo ricorrente tra le varie amministrazioni, e cioè il singolo by-pass che dalla Pontebbana si staccherebbe verso Nord per liberare solamente Casarsa dai transiti. Lo studio promosso dalla Regione sonderebbe anche questa possibilità, meno costosa e per questo attraente dal punto di vista finanziario.  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino