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ASOLO - Maxi bolletta della luce per il Comune di Asolo: ben 234mila euro in più rispetto allo scorso anno. A lanciare l'allarme è il primo cittadino Mauro Migliorini che sottolinea come i grandi rincari stiano mettendo in ginocchio non solo le famiglie e le attività, ma anche i municipi e gli enti locali. «Non ha nemmeno senso che io spenga le luci dei monumenti, può essere un’idea di protesta ma ben sapendo che non sono quei 2mila euro di risparmio per l’illuminazione dei monumenti a risolvere il problema. Abbiamo già ridotto l’intensità dell’illuminazione serale e in alcuni punti non strategici la abbiamo già tolta. Questi non sono interventi risolutivi, ci vogliono interventi strutturali a sostegno delle pubbliche amministrazioni», afferma il sindaco. L’allarme viene lanciato soprattutto in vista della stagione invernale imminente. «Riguardo alle prossime bollette della luce e del metano non sarà sufficiente questa variazione di bilancio per recuperare i 234.000 euro - evidenza il sindaco -. Prossimamente avremo bisogno di fare altre variazioni urgenti per pagare le bollette. E tutto questo per un Comune di poco più di 9mila abitanti, non oso pensare per i Comuni più grandi di noi».
Le cifre
Nella prima metà nel 2022, da gennaio a luglio, il Comune di Asolo ha speso 234mila euro in più di sole bollette della corrente elettrica rispetto all’intero anno 2021. Per quanto riguarda i singoli edifici di proprietà comunale le percentuali di aumento di spesa per l’energia elettrica sono anche a tre cifre. Per gli impianti sportivi di via Volta l’incremento della spesa è stato del 342%. Il conto delle bollette evidenzia inoltre un +199% per la caserma dei Carabinieri, +164% per il Museo Civico, +153% per la Biblioteca comunale, +134% per il parcheggio coperto Cipressina, +127% per il Teatro Duse, +106% per il plesso unico scolastico “Città di Asolo”, +101% per il municipio.
A preoccupare l'amministrazione è l'imminente inverno
Non tanto i mesi estivi ormai passati, a preoccupare la squadra di Migliorini è l'imminente inverno che si preannuncia piuttosto rigido. «Ma la cosa che veramente mi preoccupa e ci preoccupa come amministrazione sono i prossimi mesi - sottolinea il primo cittadino - Se non ci sono degli interventi di compensazione statali diventa assai difficile fare il bilancio di previsione per il 2023. Già spendiamo di più, adesso andiamo incontro ai mesi più corti di luce naturale e più importanti da un punto di vista di spesa energetica: è impensabile fare un bilancio di previsione senza la certezza che queste spese extra vengano in qualche modo supportate da interventi strutturali da parte del Governo».
Preoccupazione anche per le varie realtà del territorio
«La situazione che stiamo vivendo coinvolge il territorio e il contesto sociale, produttivo, artigianale, ricreativo, sportivo, educativo a 360 gradi: ci troviamo tutti sulla stessa identica barca - osserva il sindaco - Per gli enti locali è un’emergenza reale di cui però sento veramente parlare poco. Tutto il contesto degli aumenti dei costi per la pubblica amministrazione e per il sociale mi sembra che sia poco considerato. Ne sento parlare poco anche da parte dell’Anci, sia regionale che nazionale». Migliorini allarga il tiro e sottolinea come il problema colpisca indistintamente tutti gli attori territoriali: associazioni di carattere sociale, società dilettantistiche sportive, Centro Anziani, scuole dell’infanzia, parrocchie.
Dito puntato di Migliorini verso le grandi imprese d'energia
Migliorini si rifà anche ad uno studio della Cgia di Mestre che evidenzia come le grandi imprese dell’energia presenti in Italia - a fronte di un aumento del 60% del fatturato nel periodo gennaio-maggio 2022 rispetto a gennaio-maggio 2021 - non abbiano versato le imposte allo Stato alla scadenza del 30 giugno. «Sono i due rovesci della medaglia - commenta - Da una parte chi soffre, dall’altra chi ci sta guadagnando. Magari se versassero quanto dovuto sarebbe già un grande passo avanti».
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Il Gazzettino