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BELLUNO - La richiesta è arrivata ieri sera da Mauro Corona: trovarsi per bere un bicchiere insieme. Destinatario: il figlio dei titolari del locale, in Germania, dove Felice Corona, fratello minore di Mauro, morì in circostanze non chiarite nel 1968. «So che non siamo a “Chi l’ha visto?”, ma lancio lo stesso il desiderio. Oggi avrà settant’anni, più o meno era coetaneo di Felice, suo padre si chiamava Antonio Toscani ed è di Venas di Cadore».
IN TRASMISSIONE
Ieri pomeriggio, durante la diretta della trasmissione “Verissimo”, mentre lo scrittore-scultore di Erto parlava con Silvia Toffanin, è partito l’appello diretto all’allora giovane cadorino che conobbe Felice: «Vorrei che ci vedessimo. Senza alcun rancore, non gli farò domande». Toffanin non può che augurarsi che l’invito arrivi a buon fine. Felice era un ragazzone partito da Erto con sogni in tasca: «Non aveva ancora 18 anni – ha ricordato ieri Corona - lo trovarono al bordo di una piscina, vicino a cocci di bottiglia». Nessuno indagò. «Era andato in Germania per cercare qualcosa di meglio, magari per comperarsi un vestito che desiderava, a me parlò di portarmi un orologio» ha raccontato durante il colloquio in tv con Silvia Toffanin.
LA FAMIGLIA
La conversazione a “Verissimo” era partita parlando del rapporto di Mauro con il padre violento, sentito come un peso dai tre figli e dalla moglie.
Il Gazzettino