Morto a 70 anni Maurizio Pavia, storico maestro di tennis e mentore

Maurizio Pavia
PADOVA - Mondo dello sport padovano in lutto per la morte, ieri, di Maurizio Pavia, 70 anni. Storico maestro di tennis del Centro Sportivo 2000 di via Pioveghetto, nel corso...

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PADOVA - Mondo dello sport padovano in lutto per la morte, ieri, di Maurizio Pavia, 70 anni. Storico maestro di tennis del Centro Sportivo 2000 di via Pioveghetto, nel corso della sua vita sportiva ha avuto incarichi importanti. E’ stato in passato responsabile dei maestri veneti di tennis e vice direttore della scuola maestri nazionali a Roma. 


Nella capitale ha avuto anche diversi incarichi grazie alla sua passione per il mondo delle racchette e qualità umane indiscutibili. Circa due anni fa gli è stato diagnosticato un tumore: il maestro, seppur convivendo con la malattia, ha sempre frequentato i campi di via Pioveghetto dove ormai era diventato un’istituzione. Sposato e separato, lascia nel dolore un figlio e un fratello.

Tra le grandi passioni di Maurizio Pavia oltre al tennis vi era il bridge. All’inizio era solo un passatempo, poi con il tempo, il maestro ha affinato le conoscenze in materia fino a partecipare a numerosi tornei. 
Chi ha avuto la fortuna di conoscerlo l’ha dipinto come un uomo d’altri tempi: cordiale, simpatico, mai invadente. Conduceva una vita da autentico sportivo. Non fumava, non beveva alcolici e mangiava in maniera sana. 
Negli ultimi giorni il suo quadro clinico è precipitato e ieri è sopraggiunto il decesso nonostante le cure costanti a cui era sottoposto. La data delle esequie verrà comunicata con tutta probabilità nella giornata odierna. 
E’ probabile che in occasione del funerale saranno in tanti coloro che vorranno per l’ultima volta salutare il maestro che con grande semplicità e sempre il sorriso sulle labbra insegnava tennis, credeva nei giovani e sognava di guarire. L’ultimo match, quello decisivo, però, è stato anche il più duro e alla fine il male se l’è portato via nonostante fino all’ultimo abbia giocato l’ennesima partita da campione. 


Con classe, eleganza e una grande dignità. Da ora in poi il tennis padovano è più povero, ma rimarranno indelebili i suoi insegnamenti e i suoi mille aneddoti. 
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Il Gazzettino