VICENZA - La bufera è esplosa subito su Daniele Beschin, capogruppo della Lega ad Arzignano (coordinatore provinciale di Forza Nuova) che, rispondendo al sindaco...
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«Torni a scuola e studi bene la storia e la Costituzione» dice il segretario Cgil di Vicenza, Giampaolo Zanni «La Cgil condanna e respinge con fermezza le affermazioni del consigliere Beschin, che ancora una volta trasudano xenofobia. Non siamo a conoscenza di altre 'perle' partorite dalla mente di Beschin, arzignanese doc, per il bene del suo territorio. Finora non si è certo distinto, in consiglio comunale, per le sue proposte o idee. Forse, se un briciolo di pudore gli fosse rimasto, dovrebbe tornare a fare il privato cittadino. E anche il sindaco Alessia Bevilacqua - conclude - dovrebbe pensare ad allontanare tali derive anacronistiche dal suo Consiglio, senza liquidarle più come 'pensieri' personali. Ne andrebbe della sua serietà e capacità come primo cittadino dato che, ha giurato sulla Repubblica Italiana e sulla sua Costituzione».
Ragazza copertina
«Maty Fall Diba è una ragazza di origine senegalese, cresciuta a Chiampo e finita sulla copertina di Vogue, con la scritta 'italian beauty' - scrive il capogruppo del PD in consiglio regionale, Stefano Fracasso -.
Critici sulla posizione del sindaco Bevilacqua anche i gruppi consigliari Nuova Arzignano e Pasetto Sindaco, del comune di Arzignano. Per la consigliere regionale Cristina Guarda (Veneto2020) Beschin «conferma con la sua ottusa coerenza che la Lega esprime forti componenti razziste. Credo le parole ignoranti di Beschin siano tanto pericolose quanto il silenzio dei vertici della Lega. Evidentemente chi tace acconsente e se Beschin non verrà immediatamente espulso dal gruppo consigliare della Lega di Arzignano, e se nessun elemento di spicco della Lega si scuserà, allora significa - precisa - che quel pensiero razzista è il pensiero del movimento salviniano, che a favore di telecamera si finge moderato, ma in privato neanche tanto di nascosto, liscia il pelo agli estremisti teorici delle differenze razziali ed etniche».
LE REGIONE
Il presidente del Consiglio Regionale Veneto, Roberto Ciambetti (Lega) considera «infelice, a dir poco, l'uscita di Daniele Beschin consigliere comunale di Arzignano per il quale Maty Fall Diba non è una bellezza italiana. A dire il vero - precisa Ciambetti -, Beschin non ha tutti i torti: Maty Fall Diba è innanzitutto una bellezza afro-veneta». E, aggiunge, «non è nemmeno la prima, né sarà l'ultima: ricordate Anna Zonta, modella afro-veneta, nata in Uganda se ben ricordo, che posò per il calendario di Raixe Venete? Il problema, sia chiaro - osserva -, non è la bellezza, ma lo stereotipo che si vorrebbe consolidare attorno alla nostra società impregnata di razzismo e xenofobia, quando non è così». «Il nostro è un mondo che ha attratto migliaia di lavoratori stranieri, - precisa - gente onesta che si è inserita nella nostra società. Oggi in Veneto la quota di immigrati s'attesta attorno al 10% della popolazione, una componente dunque importante che non si sarebbe radicata in un contesto di intolleranza e di disprezzo». «Ci sono Veneti di destra e di sinistra, progressisti e conservatori, alti, bassi, grassi, magri, belli, brutti, bianchi, neri, gialli. Ci sono - spiega - veneti-brasiliani, ma anche veneti-sardi o veneti-laziali, veneti-argentini, uruguagi e via via. Ci sono anche veneto-senegalesi, come Maty Fall Diba il che non desta scandalo, anzi, è la normalità in una regione ricca di storia e di incontri. Come il sindaco di Chiampo anch'io sono contento se una veneta conquista la copertina di Vogue, non fosse altro perché Maty Fall Diba, e con lei i giovani veneti, animano una grande speranza, per dirla con Dostoevski, 'la bellezza ci salverà'. Anche dall'idiozia, s'intende».
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Il Gazzettino