Maturità. Padre e figlio studenti insieme per dare l'esame di quinta all'istituto professionale Giorgi-Fermi

Notte prima degli esami per due: padre e figlio insieme alla sfida della maturità
TREVISO - Notte prima degli esami in due, di padre in figlio. Insieme per due anni filati compagni di classe la sera dopo il lavoro. E ora tutti e due maturandi, già pronti...

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TREVISO - Notte prima degli esami in due, di padre in figlio. Insieme per due anni filati compagni di classe la sera dopo il lavoro. E ora tutti e due maturandi, già pronti ad affrontare lo stesso giorno, lunedì prossimo, l'esame di Stato. Una maturità in famiglia, moltiplicata per due, quella di Walter Pozzatello, 49 anni e di suo figlio ventenne Michael, entrambi studenti della classe quinta A dell'indirizzo Meccanico mezzi di trasporto al serale dell'Istituto professionale Giorgi-Fermi di Treviso. Due generazioni in classe insieme: «Certamente è una lunga notte prima degli esami racconta papà Walter che due anni fa per convincere il figlio Michael a continuare gli studi si è iscritto alla sua stessa scuola e pure nello stesso corso. Un po' di tremarella c'è. A cinquant'anni la memoria non è più quella di un ventenne, ma di imparare non si smette mai». Entrambi con un diploma professionale di qualifica in meccanica già in mano, i maturandi Pozzatello padre e figlio - che pure il resto della giornata lavorano insieme come artigiani riparatori di veicoli industriali - hanno accettato la sfida di tuffarsi di nuovo a capofitto sui libri di scuola per coronare in due il sogno del diploma: «In questi pochi giorni che ormai mancano all'esame ripassiamo insieme in furgone mentre siamo in viaggio per raggiungere i clienti confida il figlio, Michael Ci alterniamo alla guida e così ci interroghiamo a vicenda sugli argomenti dell'orale. Se sappiamo rispondere bene mentre stiamo guidando, tanto meglio sapremo rispondere alle domande davanti alla commissione d'esame».


VOLONTÀ DI FERRO
Una maturità formato famiglia legata a doppio filo da una forza di volontà di ferro. Elevata come una potenza alla seconda. Sì perché per far suonare le stesse corde dell'emozione di un'altra notte prima degli esami, papà Walter, cinquant'anni il prossimo 29 giugno, deve tonare indietro al 1986. Quando all'Istituto don Bosco di San Donà di Piave dopo due anni di scuola uscì con la qualifica di Meccanico di macchine utensili: «Da giovani con i primi soldi in tasca e il primo amore in testa si corre anche il rischio di mollare la scuola racconta guardando indietro ai ricordi del suo diario di scuola da ragazzo papà Walter - Mi mancava l'approfondimento della meccanica delle auto, che era quello che sempre avrei voluto studiare. Ora la maturità affrontata da adulto è il punto di arrivo di quello che sempre ho sognato di fare. Se si ha in testa un obiettivo da raggiungere prima o poi lo porti a casa. E come genitore ho fatto questa scelta per incoraggiare mio figlio a non mollare lo studio».



Ecco allora che dopo una battuta d'arresto al quarto anno di scuola in un Istituto tecnico di San Stino di Livenza, Michael ha accettato la sfida tornare sui banchi di scuola, di sera, con papà come compagno di classe: «Per un giovane studente lavoratore dopo una giornata di lavoro non è certo una passeggiata confida Michael Ma ho deciso di fare questo sacrificio perché è importante». A scendere in campo per primo all'orale dell'esame lunedì toccherà a Michael. La palla passerà subito dopo al maturando Walter. E la partita degli esami che non finiscono mai è già vinta. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino