Schianto mortale. «Prove ignorate o scomparse: alla guida non c'era Mattia»

RIESE PIO X. Schianto mortale. «Prove ignorate o scomparse: alla guida non c'era Mattia»
RIESE PIO X (TREVISO) - Abitavano nella stessa strada, si conoscevano fin da bambini e quel maledetto martedì sera stavano andando assieme a una grande festa. Mattia...

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RIESE PIO X (TREVISO) - Abitavano nella stessa strada, si conoscevano fin da bambini e quel maledetto martedì sera stavano andando assieme a una grande festa. Mattia Tindaci, Nicola De Leo e il fratello Vittorio, tre brillanti amici della Padova bene, persero la vita in un terribile incidente stradale che sconvolse l'intera città. Quattordici anni dopo il caso è ancora aperto. Le due famiglie, che la notte del 5 aprile 2005 si trovarono abbracciate a piangere sullo stesso asfalto, hanno interrotto ogni rapporto. I genitori di Mattia non si danno pace e continuano a porsi una martellante domanda: chi era davvero al volante della Ford Focus che si accartocciò fuori strada nel comune di Riese Pio X? Secondo i giudici della Corte d'Appello di Venezia alla guida c'era proprio Mattia Tindaci, in possesso del foglio rosa, ma i suoi genitori scuotono la testa. «Al volante non c'era lui, ne siamo certi. Alcune prove sono state ignorate e altre sono scomparse. Ma noi vogliamo solo conoscere la verità» sospirano dopo aver
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Il Gazzettino