"Cervello" trevigiano al Polo Nord Studia i segreti del clima che cambia

Matteo Feltracco
ASOLO - Duemila abitanti in estate, 30 in inverno. Benvenuti a Ny Alesund, l’insediamento più a nord della terra. Qui, nel cuore dell’Artide, dove il sole...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
ASOLO - Duemila abitanti in estate, 30 in inverno. Benvenuti a Ny Alesund, l’insediamento più a nord della terra. Qui, nel cuore dell’Artide, dove il sole tramonta in ottobre per fare ritorno a marzo, un giovane studioso trevigiano indaga i segreti delle mutazioni climatiche. È Matteo Feltracco, 29 anni, phstudent di scienze ambientali a Ca’ Foscari. È arrivato nelle Svalbard (territorio norvegese) da due giorni e si tratterrà per un mese. Opera in diverse basi dell’isola, a una temperatura che varia dai -12 ai -30.

È uno dei sette cervelli ospitati da Dirigibile Italia, la stazione governativa italiana dedicata a Umberto Nobile, in ricordo della spedizione polare del 1928. Studia e lavora al Polo insieme a un team di giovani studiosi da Francia, Spagna, Germania, Cina, Norvegia e Corea del Nord che si occupano di clima, natura e, nel suo caso, inquinamento dell’aria. Il suo obiettivo è cercare di capire come si comporta la natura in questi luoghi ma soprattutto come l’attività dell’uomo possa intaccare questi ambienti remoti. 

Che tipo di lavoro sta svolgendo a Dirigibile Italia? 
«Sono PhD student di Scienze Ambientali a Ca’ Foscari. Il mio progetto di ricerca verte sul campionamento di aerosol atmosferico (le polveri disperse in atmosfera) del circolo polare artico dal 2010 in poi».

Cosa siete riusciti a capire circa l’impatto dell’inquinamento sulle periferie della terra?

«Sappiamo che certi inquinanti di origine umana riescono ad arrivare anche a queste latitudini. Dobbiamo capire che tipo di contaminazioni ci sono però. Le nostre ricerche sono cominciate nel 2010, la pluriennalità è fondamentale in questi ambiti. Diciamo che sappiamo già numerose cose per quanto riguarda il movimento delle masse d’aria, sappiamo che certi inquinanti di origine umana riescono più o meno facilmente a raggiungere questi luoghi».

Che viaggio si compie per arrivare in una stazione scientifica al Polo Nord? 
«Sono partito domenica 25 febbraio: Venezia-Francoforte, Francoforte-Oslo.Ad Oslo ho dormito una notte e il 26 ho fatto Oslo-Tromso, Tromso-Longyearbyen. Sempre in aereo. A Longyearbyen mi sono dovuto fermare 2 giorni, perchè il maltempo non permetteva l’ultimo volo per Ny Alesund: si tratta di un piccolo veivolo ad eliche, quando c’è la tempesta di neve l’isola rimane isolata». 

Che impatto ha avuto con Ny Alesund?
«È un città artica, dove tutto è ridotto al necessario. Qui hanno sede 11 istituzioni provenienti da 10 paesi posseggono delle basi (3 delle quali sono attive per tutto l’anno): in ordine cronologico sono Norvegia, Germania, Giappone, Regno Unito, Paesi Bassi, Italia, Francia, Corea del Sud, Cina e India. In più, scienziati di nazionalità ancora diverse possono collaborare in progetti di ricerca in ambito climatico, ambientale, atmosferico, astronomico, marino, oceanografico, geologico, glaciologico. Rispetto all’Europa continentale, ovviamente, è un altro modo».

Quanto dura il progetto? 
«Starò qui un mese e mezzo, siamo 45 ricercatori da tutta Europa. Oltre all’Italia, Spagna, Francia, Germania, Norvegia. Dirigibile Italia è in grado di ospitare fino a sette ricercatori nella sede».

Come si svolge la giornata tipo? 
«La giornata tipo inizia alle 8,30. Colazione, poi la mattinata nella stazione Dirigibile Italia per gli incontri e la corrispondenza. Dopo si va al sito di campionamento di Gruvebadet, alle pendici delle Zeppelin mountain, dove si effettuano le ricerche alla climate change tower o al marine lab». 

A Ny Alesund c’è un solo negozio, Kongsfjordbutikken, aperto un’ora per due volte la settimana. E un solo caffè, Mellageret, che funziona il sabato dalle 21 alle 2. Esiste un concetto di vita sociale in Artide? 

«Con una temperatura che va dai -12 ai -30 percepiti d’inverno si cerca di trascorrere il minor tempo possibile fuori. Abbiamo una piccola mensa, una palestra. Cerchiamo di socializzare il più possibile tra dottorandi e studiosi. Per le distanze maggiori, se dobbiamo spostarci fuori Ny Alesund, usiamo la motoslitta. Vivere in un contesto del genere per un periodo può essere però estremamente affascinante».

  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino