Gli studenti del liceo Pujati di Sacile in visita ad Auschwitz con Mattarella

Foto Presidenza Repubblica - Sergio Mattarella in visita ad Auschwitz con studenti scolaresche italiane
SACILE - Ripercorrere una delle strade più buie della storia, quella dell'olocausto, a fianco del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Tra le...

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SACILE - Ripercorrere una delle strade più buie della storia, quella dell'olocausto, a fianco del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Tra le scolaresche oggi, martedì 18 aprile, in visita ad Auschwitz ci sono anche i ragazzi del liceo Pujati di Sacile. Insieme a loro gli studenti del Liceo scientifico-classico-scienze umane Leonardo da Vinci di Terracina e quelli del Liceo classico Rinaldini di Ancona. «Un orrore inimmaginabile» ha ripetuto più volte il Presidente Mattarella visitando il Museo di Auschwitz insieme alle sorelle Andra e Tatiana Bucci, sopravvissute alla deportazione nel campo di concentramento, e agli studenti. 

«Per quanto si sia informati, si sia studiato, si siano letti libri, visti dei video, e l'ho fatto molto a lungo - ha sottolineato il Capo dello Stato rivolgendosi ai ragazzi - vederlo è un'altra cosa. È già straziante leggere, vedere dei video, ma vederlo è un'altra cosa, dà la misura dell'inimmaginabile. Vedere quelle scarpe, quegli indumenti dei bambini, sono cose inimmaginabili. E quello che vediamo è solo una piccola parte di quello che è avvenuto». Mattarella, riferendosi alle grandi teche dove sono conservati scarpe, indumenti, effetti personali, capelli che venivano strappati ai deportati, ha quindi aggiunto: «era soltanto per odio, per razzismo, per antisemitismo, per pregiudizi, un orrore così grande che è inimmaginabile: ma venire qui, vedere e trasmettere i sentimenti che se ne ricavano è importante proprio per assicurare un futuro di pace».

«Sarete la nostra voce, la nostra storia continuerà, non potrà essere dimenticato quello che è successo nel Novecento, come si studiano ancora i Romani, andate avanti voi al nostro posto». Lo ha sottolineato, rivolgendosi agli studenti, Andra Bucci, una delle due sorelle sopravvissute.

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Il Gazzettino