San Donà di Piave. Nozze di sabato? Il Comune costa di più: aumenti da 50 a 100 euro

Nozze di sabato? Il Comune costa di più: aumenti da 50 a 100 euro - Foto di Pexels da Pixabay
SAN DONÀ DI PIAVE (VENEZIA) - Sposarsi in municipio costa un po' di più. Aumentano, infatti, le tariffe per l'utilizzo della sala consiliare per i matrimoni...

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SAN DONÀ DI PIAVE (VENEZIA) - Sposarsi in municipio costa un po' di più. Aumentano, infatti, le tariffe per l'utilizzo della sala consiliare per i matrimoni in Comune a San Donà. I matrimoni civili lo scorso anno sono stati 67, di cui 65 coppie composte da almeno una persona residente a San Donà e due coppie di non residenti, e in totale poco più della metà delle celebrazioni sono state a pagamento.

Le tariffe cambiano in base al giorno in cui ci sposa, all'orario di servizio dell'ufficio di stato civile e in base alla provenienza degli sposi: residenti o meno a San Donà. In matrimonio fatto davanti al sindaco (assessore o consigliere) in orario di ufficio resta gratuito se almeno uno dei due sposi è residente a San Donà, ma costa 100 euro se entrambi non sono residenti.


GLI AUMENTI
Ma se queste tariffe restano in pratica invariate rispetto agli scorsi anni, l'aumento scatta se il matrimonio viene fatto il sabato mattina: 150 euro per i residenti (prima il costo era 100 euro) e 200 euro per i non residenti (prima era 100 euro). «Si tratta di una piccola somma precisa il vicesindaco Giuliano Fogliani sono state adeguate le tariffe, al di fuori degli orari di apertura dell'ufficio». Invariati i costi per i fiori d'arancio negli altri giorni, come previsto in Comune. Di regola, infatti, è possibile sposarsi nel pomeriggio del primo sabato di ogni mese, o il terzo sabato solo per ottobre (in questo caso il costo è di 350 per i residenti e 500 euro per chi non abita a San Donà). Per ogni altro sabato pomeriggio è possibile sposarsi solo su espressa autorizzazione in deroga emessa dal sindaco su specifica e motivata richiesta degli interessati. e in quest'ultimo caso il costo è di 500 euro per i residenti e 600 euro se nessuno dei due sposi sia sandonatese.


I NUMERI


Lo scorso anno, tra le 65 nozze civili dei residenti, 32 sono state celebrati in orario di servizio e 33 extra orario, quindi in questi ultimi casi è scattata la tariffa. Nei due casi matrimoni celebrati tra non residenti: uno si è svolto in orario di servizio e l'altro in extra orario. Le unioni civili lo scorso anno sono state due, di cui una ha riguardato residenti (in extra orario) e l'altra non residenti in orario di servizio, quindi anche in questo caso entrambe hanno comportato il pagamento della tariffa. L'aumento è stato approvato dal Consiglio comunale su proposta dell'assessore al Bilancio Gianluca Forcolin: «L'aumento è dovuto al fatto che il municipio viene aperto appositamente per celebrare i matrimoni il sabato mattina spiega Forcolin e varia in base al fatto che si tratti di persone residenti o meno nel territorio comunale, un po' come accade in altri Comuni. Si tratta solo di 50 o 100 euro in più. Sembra giusto, inoltre, privilegiare i sandonatesi, per i quali in orario d'ufficio il servizio resta gratuito. Non si tratta di importi alti, ma di un adeguamento». La stima è incassare circa duemila euro in più nel 2024 per le casse comunali. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino