SUSEGANA - Sposarsi in un vero castello, pur non avendo titolo nobiliare. E non possedendone uno. Dal 10 luglio, il sogno di tante future spose può uscire dal cassetto e...
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L'ACCORDO L'amministrazione ha pensato che possa essere anche un modo per valorizzare il territorio e le bellezze comunali. È stato dunque pubblicato un avviso per raccogliere le manifestazioni d'interesse di proprietari di dimore di pregio e in Comune è arrivata una sola proposta, quella della contessa Isabella Collalto che ha dato la disponibilità di palazzo Odoardo come ambientazione per matrimoni e unioni civili. Il castello di San Salvatore fu costruito dalla famiglia dei conti Collalto nella seconda metà del 1200 sulla sommità di una collina, da dove domina le terre circostanti. Durante la dominazione della Repubblica di Venezia, i conti Collalto ospitano al castello pittori, poeti, musicisti e letterati, che arricchiscono la dimora con le loro opere. San Salvatore diventa un luogo di cultura e un centro di potere a livello europeo. Nel 1700 il conte Odoardo, aspirando alla carica di doge, fa costruire nel castello uno splendido palazzo in stile veneziano. Proprio qui, gli sposi potranno scegliere, a seconda della stagione, se pronunciare il fatidico sì nella Sala dei castelli oppure sulla Terrazza degli archi. Affinché i due spazi abbiano la validità di ufficio di stato civile, basterà che in occasione dei matrimoni si posizioni il labaro comunale.
IL TARIFFARIO La giunta comunale, sulla base della proposta della contessa Collalto, ha pure stilato un tariffario per l'affitto temporaneo degli spazi. Se ci si vuole sposare in castello in un giorno infrasettimanale, dal lunedì al venerdì in orario di lavoro, si spendono 800 euro se almeno uno dei due nubendi è residenti a Susegana. La cifra raddoppia per i non residenti. Se invece ci si vuole sposare di sabato mattina, il prezzo lievita a mille euro per i residenti e a duemila per chi risiede fuori Comune. Ed infine il top, il sabato pomeriggio: 1500 euro per i suseganesi, 3mila euro per i foresti. Non è prevista la domenica. Chi sceglie di sposarsi con rito civile, solitamente non lo fa nel giorno del Signore.
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Il Gazzettino