Padova. Masso caduto sull'auto dall'Appiani, la vittima non ha sporto denuncia: potrebbe essere tutto archiviato

Masso cade dall'Appiani
PADOVA - In assenza della denuncia l'inchiesta per lesioni colpose sull'enorme masso staccatosi dalla gradinata in demolizione dello stadio Appiani rischia di finire...

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PADOVA - In assenza della denuncia l'inchiesta per lesioni colpose sull'enorme masso staccatosi dalla gradinata in demolizione dello stadio Appiani rischia di finire rapidamente in archivio. Sono trascorsi oltre due mesi dall'episodio, risoltosi fortunatamente senza particolari conseguenze, ma la 57enne padovana che viaggiava a bordo della sua Lancia Musa assieme alla figlia 15enne non ha presentato alcun esposto in Procura. Sul tavolo del pm Silvia Golin è giunta finora soltanto la documentazione medica: la ragazzina se l'è cavata con una contusione frontale e un'abrasione. La prognosi di guarigione è di due giorni. Al momento il fascicolo è a carico di ignoti.

Sono stati acquisiti sia il rapporto dei tecnici dello Spisal che il verbale di intervento della polizia locale. Sarebbero emerse precise responsabilità in carico alla ditta appaltatrice dei lavori che avrebbe omesso di transennare l'area prima di dare il via alla demolizione della gradinata del vecchio stadio. Tutti gli ulteriori accertamenti restano però subordinati alla presentazione della denuncia. Qualora ciò non avvenisse entro i termini previsti dalla legge, ovvero non oltre i novanta giorni dal fatto, il magistrato non potrebbe far altro che prenderne atto. Il reato di lesioni colpose è infatti perseguibile solo dopo il deposito di una querela. Il 28 marzo gli operai della Brenta Lavori stavano demolendo una parte della gradinata lungo via 58. Fanteria. Il gigantesco braccio meccanico stava sgretolando la parte di struttura all'angolo con via Marghera. Quando un gigantesco pezzo di muratura è rimasto sospeso in aria grazie all'armatura d'acciaio del calcestruzzo e, oscillando come un pendolo, ha fiondato un masso di cemento sulla strada. Il blocco si è abbattuto come una bomba sopra una Lancia Musa a gas. Alla guida c'era una padovana di 57 anni e con lei la figlia di quindici anni. Il macigno, del peso di circa 30 chili, ha distrutto il parabrezza, ma è poi rimbalzato a terra. La ragazzina, colpita da decine di schegge di vetro, è stata trasportata al pronto soccorso insieme alla mamma. Verso sera sono rientrate a casa sane e salve. 

 

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Il Gazzettino