FOSSALTA DI PIAVE - A pochi giorni dalle votazioni regionali sbatte la porta della Lega Massimo Sensini presentando anche le dimissioni da consigliere comunale di minoranza a...
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Luca Zaia e il dopo elezioni. Dieci giorni per la giunta tra nomine e dimissioni
IL TEMA VENETO ORIENTALE Il suo nome, però, era circolato tra i possibili successori nella lista verde delle regionali, al posto di Gianluca Forcolin, dimissionario per via del bonus Inps. Allora Sensini aveva spiegato che se glielo avessero chiesto la Lega e Zaia era disponibile a correre. Ma i fari del Carroccio si erano accesi sul segretario di Caorle Gianfranco Gnan che con 2.545 preferenze non è stato eletto, superato da Marco Dolfin di Chioggia. A pesare secondo Sensini, infatti, è anche l’assenza in Regione di un rappresentante della Lega del Sandonatese. «Francesco Calzavara con 4.595 preferenze è un esponente del litorale, Fabiano Barbisan (3.693) del Portogruarese. E forse non ci si è accorti che, pur perdendo a livello regionale, il Pd di San Donà ha vinto: Francesca Zottis riconfermata ha incassato 3.778 voti, una manciata in più di Barbisan e pochi meno di Calzavara, candidati entrambi nell’ammiraglia targata Zaia. Il Pd è nell’ottica di un rafforzamento. Per trovare un interlocutore del territorio, quindi, serve rivolgersi a Zottis, una consigliera di minoranza. E anche di questo lo dobbiamo ringraziare Matteo Salvini che va a fare i comizi in Puglia. Non posso far parte di un partito che accetta questi paradossi».
LA LEGA DI ZAIA La Lega di Zaia quindi da contrapporre a quella di Salvini? «Di sicuro mi sento molto vicino a Zaia che continua sulla strada dell’autonomia. Sembrava che il progetto potesse partire quando Salvini era Ministro dell’Interno, invece niente. Altro paradosso: le uniche azioni verso l’autonomia in politica le dobbiamo in passato a Massimo D’Alema. Zaia lo ha già detto: “dialogheremo con chiunque sia disposto a darci l’autonomia”».
Sensini decade anche nel ruolo di vice di Luigi Brugnaro in Città metropolitana. «Ho già comunicato le mie dimissioni a Brugnaro, mi ha risposto di essere dispiaciuto e che ne parleremo». E se una proposta politica arrivasse proprio da Brugnaro? «Una proposta dalla civica fucsia la ascolterei. Dal punto di vista amministrativo posso mettere a disposizione la mia esperienza. Non intendo cambiare partito, anche se alla prova dei fatti in Città metropolitana abbiamo lavorato bene». A subentrare nel consiglio comunale fossaltino sarà Mario Tonon, che ha confermato di accettare l’incarico. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino