Torta di compleanno "nazi-fascista" Giorgetti si scusa: «Era uno scherzo»

Torta di compleanno "nazi-fascista" Giorgetti si scusa: «Era uno scherzo»
​VERONA - «Se tali immagini sono state fraintese e ritenute offensive e lesive dei diritti e della sensibilità di alcuno ribadisco le mie scuse perché il fine da me...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
​VERONA - «Se tali immagini sono state fraintese e ritenute offensive e lesive dei diritti e della sensibilità di alcuno ribadisco le mie scuse perché il fine da me perseguito era totalmente diverso». Lo afferma il vicepresidente del Consiglio regionale del Veneto, Massimo Giorgetti (FI), che si scusa per la torta di compleanno con i simboli fascisti e nazisti di cui aveva pubblicato la foto sul proprio profilo Facebook.




«Premetto - spiega Giorgetti - che ho rimosso le immagini della contestata torta con il fascio dal mio profilo personale ancora il 30 ottobre e contemporaneamente ho scritto un post di scuse perché evidentemente quello che era nato come un gesto goliardico da parte di amici in un contesto di festa privato ha preso una piega che non avrei mai immaginato né desiderato prendesse». «Il regalo - aggiunge - mi è stato fatto da alcuni amici di lunghissima data e la pubblicazione della foto aveva il senso di ringraziarli per il pensiero scherzoso e non certo quello di creare un simile vespaio politico, né di lanciare messaggi politici oltraggiosi».



Giorgetti poi sottolinea che «trovo bizzarro però, se non addirittura strumentale, che dopo più di 20 anni di amministrazione della cosa pubblica e di partecipazione alla vita democratica del Paese e della Regione io debba giustificarmi per delle immagini goliardiche di una festa, lo ribadisco, privata. La mia storia parla per me e con i fatti ed i provvedimenti da me portati avanti negli anni credo di aver dimostrato quanto io rispetti le Istituzioni ed il sistema democratico su cui è basata l'Italia». «Personalmente e ci tengo a ribadire che la mia è una posizione personale, ritengo altresì che dopo quasi 100 anni dalla caduta del regime, in Italia potrebbe essere giunta l'ora di cominciare a discutere di ciò che di orribile e di salvabile ha lasciato il fascismo in questo Paese con maggiore serenità».
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino