Massimo a 47 anni lascia l'azienda di famiglia e apre un negozio di biciclette

Massimo Gava apre La 13
SACILE - Ha deciso di chiamarlo La 13 perchè quel numero gli tornava spesso negli ultimi tempi, simbolo, secondo alcuni, di cambiamento, di un nuovo inizio. 13...

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SACILE - Ha deciso di chiamarlo La 13 perchè quel numero gli tornava spesso negli ultimi tempi, simbolo, secondo alcuni, di cambiamento, di un nuovo inizio. 13 è anche la misura della chiave principe del meccanico di biciclette e allora tutto gli è stato chiaro. Massimo Gava, canevese della frazione di Fratta, ha raccolto intorno a se la moglie Tamara Zambon (ora anche socia) e l'amico Ivan Benedet e ha cambiato vita. A 47 anni ha lasciato il lavoro di sempre nell'azienda di famiglia ed ha affittato i 400 mq sfitti nell'edificio che ospita il Gallery, si affaccia sulla statale 13 che conduce a Caneva. E lì ha aperto officina di biciclette, accessori e abbigliamento tecnico. Massimo è un altro rappresentante di quella generazione che sempre più frequentemente decide di cambiare vita perchè, come afferma lui stesso «magari guadagnando meno, ma è meglio fare qualcosa che ci appassiona davvero».


Nel suo caso sono le biciclette. Mostra orgoglioso quella da corsa che è stata la prima col telaio in carbonio ad aver vinto una delle cinque grandi classiche, la Parigi - Roubaix. Poi parla delle prospettive. «Il settore delle due ruote è in piena espansione, sono sempre più numerosi coloro che si avvicinano alla bicicletta, che sia da corsa che mountain bike». I dati ufficiali sembrano dargli ragione: nel 2020 il cicloturismo ha fatto segnare un incremento del 26% rispetto all'anno precedente. «Le difficoltà sembrano essere altre, -commenta Gava -, per esempio quella di trovare le biciclette o i pezzi di ricambio. Per alcuni di questi ultimi mi hanno già detto che se ne riparlerà nel 2024». «Ci aspettiamo un aiuto anche dagli incentivi per le bici elettriche», ricorda il titolare de La13 che mostra la prima maglietta della società Gruppo cicloturisti Meschio, di cui fa parte, appesa al muro nel suo nuovo negozio. È del 1975.

Gava ha già assicurato collaborazione e sponsorizzazione ad altre due realtà: la storica Sacilese e il Ciclo Team Gorgazzo. Al suo fianco, l'esperienza di Ivan Benedet, trevigiano di Santa Lucia di Piave, ex corridore ed ex meccanico in team professionistici. La Astana del duo Nibali - Aru, la Faren di Fabiana Luperini, la ciclista italiana più vincente di sempre, la Cipollini creata al grande Mario. La 13 si spalma su 3 piani: se quello al livello della strada c'è la mostra negozio, al piano superiore sembra di entrare in una boutique dell'abbigliamento tecnico. Roba da intenditori, come lasciano intendere anche i prezzi esposti. Tutte bici ben ancorate a solidi piedistalli perchè si sa, il rischio di furti è piuttosto alto in questo settore. «Ci siamo organizzati anche sotto questo aspetto», conferma Massimo Gava che poi mostra orgoglioso quella che definisce «la migliore bicicletta per bambini: è senza pedali. E proprio per questo insegna al meglio l'equilibrio: dopo un po' di pratica si possono aggiungere tranquillamente i pedali ed evitare le rotelle supplementari». Non costerà migliaia di euro anche quella? «No, siamo intorno ai 250», sorride Gava, pronto a vivere la sua nuova avventura.

 

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Il Gazzettino