Cacciari stavolta sta con Brugnaro: «Ha ragione, il blocco è una follia»

Massimo Cacciari e Luigi Brugnaro
VENEZIA - «Pur nella sua rozzezza, condivido quanto ha dichiarato l'altro giorno il sindaco Luigi Brugnaro: è pazzesco, è una follia totale proseguire con...

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VENEZIA - «Pur nella sua rozzezza, condivido quanto ha dichiarato l'altro giorno il sindaco Luigi Brugnaro: è pazzesco, è una follia totale proseguire con l'attuale regime di chiusure. Non è possibile continuare a comprimere in questo modo le libertà dei cittadini, senza peraltro alcuna prospettiva temporale».

ALLEANZA INEDITA
L'ex sindaco di Venezia, Massimo Cacciari, riesce a sorprendere ancora una volta e, da Milano, dove trascorre gran parte del suo tempo dalla fine dell'ultimo suo mandato al vertice di Ca' Farsetti, inaugura una nuova, inedita alleanza con l'attuale primo cittadino, riferendosi in particolare alle dichiarazioni da lui rilasciate la scorsa settimana, polemiche con molte delle restrizioni decise dal governo, a suo dire incomprensibili, e inneggianti alla riapertura della città per evitare il collasso.
«È tutto assurdo - commenta Cacciari - Una volta per tutte devono dirci quali sono i criteri di sicurezza: un mese tutti a casa va bene, forse anche due, ma non può essere una reclusione sine die, senza alcun termine. Stiamo dando i numeri. La politica non può limitarsi a valutare unicamente l'aspetto sanitario della questione, la soluzione non può soltanto tutti a casa. Per la tutela della salute pubblica è giusto che chi è malato sia obbligato a restare in quarantena, per evitare di contagiare altre persone. Ma un cittadino sano non può essere obbligato alle cure: a me potrebbe non interessare ammalarmi, morire...»
FUNERALI VIETATI, UNA FOLLIA
L'occasione per esternare le sue riflessioni, per ribellarsi contro una situazione ritenuta senza senso, Cacciari l'ha colta in occasione di una brutta notizia, la scomparsa dell'ex parlamentare democristiano Marino Cortese, che fu anche assessore della sua Giunta. «È intollerabile che non possa prendere un treno per dare l'ultimo saluto a Marino - sbotta il filosofo - Possiamo restare ore in coda fuori dal supermercato, perché non metterci in fila all'esterno di una chiesa, con uno, due o dieci metri di distanza l'uno dall'altro? Vietare la partecipazione ai funerali è pazzesco: e poi cosa significa congiunto?»
Cacciari ha condiviso anni e anni di politica e amministrazione della città: «Fin da quando eravamo ragazzi - ricorda - E il fatto che io fossi nel Pci e lui nella Dc non ci ha impedito di lavorare assieme, di collaborare su alcuni tempi importantissimi. A volte eravamo in dissenso, ma Marino è sempre stato leale e schietto. La sua competenza e professionalità facevano la differenza. Proprio l'opposto di quanto si vede oggi in politica, nella quale domina l'assoluto dilettantismo... Cortese era una bella persona e lo ha dimostrato in tutti i ruoli che ha ricoperto nella sua lunga carriera».

Gianluca Amadori
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Il Gazzettino