SAN BONIFACIO - Pietro Maso, che nel 1991 uccise i genitori a colpi di spranga, ha ricevuto il reddito di cittadinanza, il sussidio riservato dallo Stato a chi guadagna meno di...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
La nuova vita di Pietro Maso: ora vive a Levego e fa il giardiniere
Pietro Maso: «Volevo stupire a tutti i costi, per questo ho ucciso i miei genitori»
Pietro Maso va da Costanzo: occhi lucidi e la foto dei genitori
A causa della gravità del reato è però interdetto dai pubblici uffici «in perpetuo», come conferma il suo avvocato Marco De Giorgio che ha seguito la parte dell'esecuzione della pena e quindi non direttamente la vicenda del reddito di cittadinanza. Anche il legale ritiene che il sussidio, se concesso in passato, potrebbe essergli stato sospeso per la gravità della sua vicenda giudiziaria.
De Giorgio si limita a sottolineare che, perché sia perseguito penalmente, si dovrebbe dimostrare la mala fede del suo assistito che, invece, potrebbe non essere stato a conoscenza delle limitazioni alla concessione del reddito di cittadinanza e che solo dopo, con controlli a campione, potrebbe aver saputo che non gli spettava. Maso - riferisce il settimanale - non parla. E se il suo ex consigliere spirituale don Guido Todeschini commenta dicendo che «sta cercando di ricominciare», l'ex moglie aggiunge che «dopo tanti momenti difficili oggi sta bene, è un uomo umile che sta cercando di vivere tranquillo. E sì, sta lavorando».
Non è la prima volta che Pietro Maso cerca di ricominciare dopo l'efferato delitto che sconvolse l'italia.
Il Gazzettino