Coronavirus. La storia di Rossella, la commessa che crea le mascherine griffate Versace

La storia di Rossella, la commessa che crea le mascherine griffate Versace
SACILE - C’è chi non si accontenta di una mascherina qualsiasi, c’è chi non rinuncia ad apparire nemmeno durante l’emergenza sanitaria per il Covid...

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SACILE - C’è chi non si accontenta di una mascherina qualsiasi, c’è chi non rinuncia ad apparire nemmeno durante l’emergenza sanitaria per il Covid 19 e quando esce di casa vuole dare ilmeglio di se anche per quanto riguarda guanti e mascherina. Una di queste persone è Rosella Cereser, di Sacile, commessa con il pallino della moda, dell’arte e del bello, che ha realizzato, in questi giorni di “clausura”, delle belle mascherine utilizzando tessuti di alta moda.


LE MASCHERINE DI VERSACE
«Le ultime le ho fatte utilizzando dei tessuti originali di Versace che avevo in casa e che avevo acquistato almeno trent’anni fa prima che Gianni fosse ucciso a Los Angeles». E il risultato, a giudicare dalle foto, probabilmente non dispiacerebbe nemmeno al grande maestro italiano della moda prematuramente scomparso. Ma Rosella non è un’appassionata tra le tante: ha frequentato l’Istituto d’arte di Gorizia e ha sempre avuto la passione per tutti i tipi di arte. Le piace soprattutto sperimentare: ha avuto il suo momento pittorico, ma poi è passata alla fotografia e successivamente alla moda, creando delle collane con materiali di recupero, dalla plastica alla gomma, dal metallo alle fascette da elettricista, e adesso le realizza con cotone cerato e pelle, ma non le vende direttamente, le dà ad amici che le portano nei varimercatini della zona.

PEZZI UNICI
«Fino ad ora ne ho fatte una ventina – racconta ritornando alle mascherine - e non ce n’è una uguale all’altra: sono tutte dei pezzi unici. Non hanno la certificazione sanitaria, ma sono sicuramente meglio di tante “schifezze” che si vedono in giro. Ovviamente si possono lavare, sanificare e integrare, eventualmente, con un panno filtrante fra la bocca e la mascherina. Comunque sono mascherine firmate due volte: da Versace, che mi ha dato questi bellissimi tessuti, e da me, che le taglio e le assemblo. Mi sono messa a fare queste cose per me, inizialmente, e poi per amici e parenti, che mi danno un rimborso per il materiale utilizzato».

L’ELASTICO INTROVABILE
Ma è sorto un intoppo che ha fermato il lavoro. Il problema, adesso, è che non si trova più elastico e Rosella, se non riuscirà a farselo fornire, dovrà bloccare la “produzione”. «L’ho ordinato su Amazon - spiega -, mi sarebbe dovuto arrivare in questi giorni, ma mi hanno comunicato che arriverà il 4 maggio. Speriamo bene...».

LA COMMESSA

Rosella lavora come commessa, nel negozio Hobby Natura – Home Factory di Fontanafredda, che è un punto di riferimento per il giardinaggio, il mondo degli animali, l’arredamento e la decorazione della casa, nella parte che si occupa proprio di quest’ultima, dove si occupa di allestimenti, che sono la sua passione. Ha lavorato, in precedenza da Sant’Anna, dove si occupava di allestimenti natalizi e confezioni, e ha anche gestito, per tre anni, un ristorante in centro a Sacile, che adesso si chiama Osteria “Al Duomo”, ma che allora si chiamava “Osteria 30 centesimi”, dove faceva anche la cuoca. E ora in periodo di emergenza si diletta con le mascherie. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino