Mascherine nei luoghi al chiuso anche dopo il 31 luglio: il Fvg sceglie la prudenza

Si continuerà a portare la mascherina al chiuso
TRIESTE - Le mascherine resteranno anche dopo il 31 luglio, quando scadrà la penultima ordinanza firmata dal presidente del Fvg, Massimiliano Fedriga. E la misura...

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TRIESTE - Le mascherine resteranno anche dopo il 31 luglio, quando scadrà la penultima ordinanza firmata dal presidente del Fvg, Massimiliano Fedriga. E la misura potrà rimanere in vigore anche in regime normale, cioè nel caso - poco probabile - in cui lo stato d’emergenza regionale non dovesse essere prorogato. L’indicazione filtra dalle stanze della Regione. La giunta Fedriga sta quindi per scegliere la linea della prudenza, che passerebbe in primis dalla conferma delle più basilari misure di sicurezza anti-contagio. L’obbligo di coprire naso e bocca è in vigore in Friuli Venezia Giulia da marzo e nel tempo le regole erano state inasprite sino a prevedere multe salate anche nei luoghi all’aperto. Poi i contagi sono scesi, le Terapie intensive si sono svuotate e l’emergenza - quella da codice rosso - è passata alle spalle. Ora l’obbligo di coprire naso e bocca è in vigore solamente sui mezzi pubblici e negli spazi chiusi ma aperti al pubblico, oltre a tutte le situazioni nelle quali è impossibile mantenere la distanza di un metro tra le persone. E così si andrà avanti anche dopo il 31 luglio: le mascherine si dovranno portare nei locali al chiuso almeno per tutto il mese di agosto. E lo stesso varrà per i mezzi pubblici, anche se l’ordinanza firmata lo scorso fine settimana da Fedriga prevede l’obbligo sino al 31 luglio. Un’altra proroga sembra praticamente scontata. 

Discorso diverso, invece, per quanto riguarda lo stato di emergenza. Il vicepresidente del Fvg, Riccardo Riccardi, lo ha firmato il 22 febbraio scorso, ancora prima che in regione fosse scoperto il primo paziente positivo al Coronavirus. Resterà in vigore sino al 31 luglio, ma la Regione sta vagliando una proroga. In questo caso, è bene specificarlo, la proroga non sarebbe dettata da una recrudescenza del contagio, che in Fvg non si è manifestata, quanto dalla necessità di poter agire in modo snello per affrontare ogni tipo di problema generato dalla pandemia. Ma a livello regionale in questo momento si preferisce attendere la decisione del governo sullo stato di emergenza nazionale. Solo allora la giunta Fedriga si pronuncerà sul prolungamento del provvedimento regionale.  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino