Tamponi non stop nella farmacia di Olmo, attività bloccata: la titolare fa ricorso al Tar contro l'Ulss

Tamponi non stop nella farmacia di Olmo, attività bloccata: la titolare fa ricorso al Tar contro l'Ulss
MARTELLAGO - Rischia di finire a carte bollate, con un ricorso al Tar, il clamoroso caso della farmacia San Marco di Olmo di Martellago, quella dei tamponi non stop, di cui...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

MARTELLAGO - Rischia di finire a carte bollate, con un ricorso al Tar, il clamoroso caso della farmacia San Marco di Olmo di Martellago, quella dei tamponi non stop, di cui l'Ulss 3, con provvedimento scattato da giovedì scorso, ha bloccato l'attività di effettuazione dei test. L'Azienda sanitaria dopo aver compiuto, come spiega in una nota, le necessarie verifiche con la collaborazione dei carabinieri dei Nas, come soggetto terzo, nel sopralluogo congiunto compiuto martedì scorso, ha contestato all'esercizio irregolarità nella registrazione delle positività rilevate a seguito della somministrazione dei tamponi anti Covid-19 all'utenza. In pratica, alcuni positivi non sarebbero stati registrati sulla piattaforma regionale, con la conseguenza che i medici di base, che poi devono aver proceduto alla segnalazione all'Ulss, non se li sono ritrovati creando un pericoloso buco di informazione, peraltro in una fase delicatissima.


CONTRATTACCO

Un'accusa che, se confermata, sarebbe grave ma che la titolare della farmacia, Rosa Maria Cassata Caliri, rigetta con forza, contrattaccando e parlando a sua volta di motivazioni pretestuose e di fatto gravissimo e accusando l'istituzione sanitaria di interruzione di pubblico servizio. La dottoressa Cassata Caliri ha chiarito che non ha omesso di comunicare i nomi dei clienti risultati contagiati ma, in un'occasione in cui il portale regionale era bloccato per problemi informatici, li ha inseriti in quello nazionale, e che pertanto erano comunque nella piena disponibilità del sistema. Chiarimenti illustrati nel dettaglio nell'articolato ricorso contro il provvedimento dell'Ulss 3 Serenissima che il suo legale venerdì ha già inviato all'azienda «e che confidiamo venga esaminato e accolto entro questa settimana» afferma la farmacista la quale, in caso contrario, è decisa ad andare fino in fondo per le vie legali presentando un ulteriore ricorso, «ma questa volta al Tar, il Tribunale amministrativo regionale». Un'iniziativa che definisce doverosa, non solo per tutelare il proprio nome e quello della sua attività.


«TANTA SOLIDARIETÁ»

Cassata Caliri non ci sta in alcun modo a passare da delinquente. «Lo faccio anche e soprattutto per tutti i nostri pazienti che stanno subendo enormi disagi per questa assurda sospensione e dai quali abbiamo ricevuto tanta solidarietà - prosegue la farmacista -. Evidentemente la nostra è un'attività scomoda». E in effetti si sono lamentati in tantissimi: la San Marco è l'unica (o quasi) farmacia della zona che effettua tamponi fino a tardi e, soprattutto, anche sabato, domenica e nei festivi, raggiungendo il numero record di 500 test in un weekend, rappresentando quindi un punto di riferimento per centinaia di persone: «Persone che altrimenti non saprebbero dove sbattere la testa - conclude la combattiva farmacista -. Non si tratta solo di lavoratori non vaccinati che devono effettuare un tampone ogni 48 ore, ma anche di cittadini vaccinati che vogliano comunque effettuare un normale controllo».


ULSS IRREMOVIBILE

Ma il rischio di finire in un'aula di tribunale è ora molto concreto perché, a sua volta, anche l'azienda sanitaria resta ferma e convinta sulle sue posizioni ribadendo, forte anche dei riscontri dei Nas, che le regole non sono state rispettate e lasciando intendere che la comunicazione dei contagiati va fatta inderogabilmente sempre sulla piattaforma regionale. E dall'Ulss annunciano: «Il Servizio sanitario, dopo aver approfondito ogni aspetto, agirà nei confronti della farmacia secondo i passaggi previsti dalle normative vigenti». Oltre alla sospensione dell'attività dei tamponi, sarebbero cioè al vaglio ulteriori provvedimenti e sanzioni.

Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino