Furto alla Vimar S.p.A.: operaio ruba e rivende più di 15mila euro di merce

Furto alla Vimar S.p.A.: operaio ruba e rivende più di 15mila euro di merce
MAROSTICA - Nel corso della serata del 17 luglio, attorno alle ore 22.00, i militari della Stazione Carabinieri di Marostica, coadiuvati dai colleghi di Romano d’Ezzelino,...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

MAROSTICA - Nel corso della serata del 17 luglio, attorno alle ore 22.00, i militari della Stazione Carabinieri di Marostica, coadiuvati dai colleghi di Romano d’Ezzelino, hanno tratto in arresto per furto pluriaggravato un dipendente della nota azienda Vimar S.p.A. di Marostica.

L’intervento dei militari era stato richiesto tramite il numero di emergenza 112 della Centrale Operativa della Compagnia CC di Bassano del Grappa da un dirigente della stessa azienda, il quale aveva notato l’operaio uscire dalla ditta al termine del proprio turno di lavoro con uno zaino sospettosamente rigonfio. Nel giro di pochi minuti, all’arrivo dei carabinieri, l’uomo, vistosi scoperto, esibiva lo zaino all’interno del quale veniva recuperato vario materiale, fra cui 40 prese elettriche, 100 biprese, 8 comandi per tapparelle, 9 termostati, 20 alimentatori USB e 40 interruttori bipolari. In casa venivano rinvenuti due enormi scatoloni contenenti un numero cospicuo di materiale della Vimar, fra cui 85 termostati, 30 citofoni, 15 lampadine, placche, interruttori, deviatori, tasti, biprese, diffusori sonori, spie luminose, radiocomandi, viti ed affini, per un valore complessivo di oltre 15mila euro, che saranno successivamente restituiti al legale rappresentante, il quale aveva presentato formale querela nei confronti del suo collaboratore. Si scoprirà in seguito che l’uomo, da diverso tempo, pubblicava su vari social network la vendita di tali prodotti che man mano asportava dall’azienda presso cui lavorava.

L’infedele operaio veniva così condotto in stato di arresto presso gli uffici della Stazione Carabinieri di Marostica e su disposizione del Pubblico Ministero di turno della Procura della Repubblica di Vicenza, trattenuto momentaneamente in attesa dell’udienza di convalida. Alle ore 12.00 odierne, all’esito dell’udienza di convalida e contestuale rito direttissimo, il giudice del Tribunale di Vicenza ha convalidato l’arresto ed applicato a suo carico l’obbligo di presentazione quotidiana presso la Stazione dei Carabinieri di Marostica.

 

Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino