Anche il papà marocchino contro i migranti pusher: «Vanno cacciati»

Anche il papà marocchino contro i migranti pusher: «Vanno cacciati»
BELLUNO - «In stazione i migranti spacciano di tutto». È la protesta di un genitore di una minorenne che nei giorni scorsi ha trovato la ragazzina priva stesa a...

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BELLUNO - «In stazione i migranti spacciano di tutto». È la protesta di un genitore di una minorenne che nei giorni scorsi ha trovato la ragazzina priva stesa a terra, in stato confusionale dopo aver assunto droghe, proprio in zona stazione. L’uomo è di origine marocchina, ma punta il dito proprio sugli africani. Il suo è uno sfogo, ma è anche un messaggio che vuoto, fare arrivare alle autorità, allo Stato affinché si corra ai ripari prima che sia troppo tardi, perché, dice «c’è gente che sta morendo». Il marocchino era pronto ad apparire con nome e cognome, ma a tutela della ragazza minorenne è necessario mantenere il suo anonimato. 


LO SFOGO
«Cosa sta succedendo in Italia - si chiede il padre marocchino -? Mi ricordo 20 anni fa, quando arrivai in Alpago. La gente che voleva fumarsi le canne doveva andare fino a Mestre o a Padova per comprarsele. Adesso c’è tutto qua a Belluno in stazione, dove si vendono tutti i tipi di droga. Ma stiamo scherzando?». E racconta quello che è accaduto nei giorni scorsi: «Ho trovato la ragazzina buttata per terra (la minorenne compirà 18 anni tra qualche mese ndr). Ma qui non è un suo sbaglio, perché i giovani oggi provano di tutto. Addirittura mi ha detto che c’è la droga leggera persino alle elementari».
 
VENDITORI DI MORTE

«Qui non è questione di essere razzisti, perché anch’io sono un nero di fatto - prosegue il marocchino, che ormai da anni è nel Bellunese - . Ma da quando sono entrati i migranti, a Belluno in stazione c’è di tutto. È colpa dello Stato, sono convinto». E spiega: «Li fai entrare e poi li molli così e gli dai 30 euro al giorno. Cosa pensi che faccia? Cosa pensi che faccia uno che si è fatto 3 anni per arrivare in Europa, 2mila chilometri per arrivare solo fin in Marocco. Altrettanti poi, passando anche per un gommone dove ha visto le persone morire: di 200 persone arrivano 30. Secondo voi se gli danno l’espulsione questo se ne va?». Il marocchino prosegue: «Questa persona che magari perso la moglie per strada, ha figli e si sono fatte 4mila chilometri anche se sono partite come persone buone, cosa pensate che faccia? Dobbiamo fare qualcosa, come questa ragazzina ce ne sono tante altre. Voglio fare arrivare il mio messaggio al governo o allo Stato perché c’è gente che sta morendo e una è figlia nostra».  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino