​Marmolada, i testimoni del crollo: «Un'onda nera velocissima, siamo salvi per miracolo»

Un'onda nera, poi la valanga. Sono salvi per miracolo un'alpinista e suo marito che si trovavano, secondo quanto raccontano in un'intervista alla Tgr Rai Trentino,...

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Un'onda nera, poi la valanga. Sono salvi per miracolo un'alpinista e suo marito che si trovavano, secondo quanto raccontano in un'intervista alla Tgr Rai Trentino, sulla Marmolada durante il crollo a Punta Rocca.

«Abbiamo sentito un rumore come se fosse di una pioggia fortissima, ci siamo voltati e abbiamo visto sei o sette persone che hanno cominciato a correre per scappare però è venuta giù un'onda nera velocissima che ha coperto tutto - ha raccontato - C'erano delle guide alpine che ci hanno un attimo calmato e hanno chiamato i soccorritori, ci hanno detto cosa fare».

Le testimonianze

«Un rumore forte, tipico di una frana, poi abbiamo visto scendere a forte velocità a valle una specie di valanga composta da neve e ghiaccio e da lì ho capito che qualcosa di grave era successo. Col binocolo da qui si vede la rottura del serracco, è probabile che si stacchi ancora qualcosa», ha raccontato uno dei responsabili del Rifugio Castiglioni Marmolada, testimone del crollo del serracco che ha provocato numerose vittime.

«Avvenimenti imprevedibili»

«Non ho mai visto una cosa del genere in Marmolada. Non è la solita valanga invernale, grado due, grado tre: è la natura. Se volessimo fare un paragone con l'edilizia potremmo parlare di un cedimento strutturale». Lo ha detto all'Ansa uno dei soccorritori impegnati nel recupero delle vittime e dei feriti. «Lo zero termico è oltre i 4 mila metri - aggiunge - ed è chiaro che è una cosa metereologica che nemmeno la migliore delle guide può prevedere». Al momento ci sono ancora macchine nel parcheggio e spiega il soccorritore «dobbiamo capre se manca ancora qualcuno».

 

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Il Gazzettino