Giovanni si spegne a tre mesi dalla morte della sua amata Luisa. Era ex assessore e anima del paese

Giovanni si spegne a tre mesi dalla morte della sua amata Luisa. Era ex assessore e anima del paese
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CASTELLO DI GODEGO - A tre mesi e mezzo dalla morte della moglie Luisa è venuto a mancare ieri Giovanni Pegoraro 71 anni ex assessore di Castello di Godego. Entrambi, Luisa e Giovanni, sono morti a causa di una malattia degenerativa. Il funerale è previsto per giovedì alle 15.30 nella forma stabilita in questo momento di emergenza. Giovanni lascia i figli Enrico e Francesco le nuore e gli amatissimi nipotini. Lascia anche tanti ricordi visto che la sua vita è stata intensa e spesa per la famiglia, in primo luogo, ma anche per la comunità godigese e castellana. «Lascia soprattutto il ricordo di una persona disponibile, competente e con la schiena dritta» il ricordo di Sante Marchetti ex sindaco di Godego con Pegoraro assessore. Commosso il saluto dei figli: «Grazie per tutto quello che hai fatto per la tua famiglia e per la mamma, grazie per i valori di lealtà e rispetto che ci hai trasmesso, grazie per il tuo impegno e senso civico che non è mai mancato».


LA STORIA
Pegoraro aveva conseguito il diploma di meccanico ed era stato assunto dall'azienda godigese Breton come montatore esterno. Ma poi ha lasciato per andare a lavorare all'Istituto Agrario prima e all'Ipsia poi come assistente tecnico fino alla pensione. Sono anche gli anni del suo impegno politico con la Dc: nel 1980 entra in consiglio comunale come assessore e ci rimane fino al 1990. «Persona che ha dato moltissimo alla comunità -lo ricorda l'ex sindaco Sante Marchetti- soprattutto nel settore ambientale e agricolo. Suo il primo studio sull'ecosistema dei Prai sfociato poi in una pubblicazione. Ha collaborato per la realizzazione di Godego Produce e poi insieme a Mario Bresolin per il raduno degli alpini e la realizzazione della Casa degli Alpini. Lo ricordo oltre che come amico anche come una grande persona».

LE PASSIONI

Ma Giovanni Pegoraro è stato anche grande appassionato di agricoltura (ha partecipato alla rifondazione del Cecat di Castelfranco e organizzato corsi per giovani agricoltori) e soprattutto di vini. Al punto che non ha esitato a fondare proprio la Vini Pegoraro azienda a conduzione familiare (nel solco della tradizione di famiglia) che poi ha dovuto giocoforza abbandonare. Ma è stato anche consigliere del Consorzio Bonifica e per una decina d'anni presidente dell'Anmil di Castelfranco, carica che ha dovuto lasciare sette anni fa all'insorgere del male. Una malattia degenerativa che un drammatico e subdolo destino ha voluto colpirlo assieme alla moglie Luisa. E assieme hanno vissuto un vero e proprio calvario. Portato con grande forza e dignità, supportato dai figli fino alla fine. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino