Aggredita e molestata in centro, il papà sul web: «Maiale, pagherai»

Aggredita e molestata in centro, il papà sul web: «Maiale, pagherai»
CHIOGGIA - Dopo la notte in questura per l'aggressione subìta dalla figlia ecco la denuncia social di Marino Masiero, imprenditore di Este, che lavora da anni a...

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CHIOGGIA - Dopo la notte in questura per l'aggressione subìta dalla figlia ecco la denuncia social di Marino Masiero, imprenditore di Este, che lavora da anni a Chioggia con la sua darsena Marina del Sole: «Ho scritto spesso sulla necessità di norme  efficaci  per espellere gli extracomunitari che delinquono. Sono in questura a Verona perché un marocchino pregiudicato ubriaco ha aggredito e molestato mia figlia che era a due passi da me mentre  guardava le vetrine di via Mazzini a Verona in compagnia di un'amica, la via più bella della città».


E' stato lo stesso Masiero a bloccare il molestatore  fino all'arrivo della polizia sopportando offese oltre a provocazioni di tutti i tipi: «Il marocchino cercava la rissa - spiega ancora Masiero -  e così oggi sarei io sotto processo. Ho vissuto in Marocco per 3 anni e mezzo. Là per un gesto simile uno rischia la morte. Stanotte mi sono sentito in un Paese dove per questi animali vigono le regole della savana. Tra tre giorni questo uscirà dal carcere e potrà tornare a spacciare. Un Paese che tollera di fatto tali cose così gravi non ha legislatori che usano il buonsenso. La vera vergogna è mantenere una classe politica di inetti ed incapaci».

E infine la chiosa: «Stamani il maiale che ha aggredito e molestato mia figlia viene trasferito in carcere a Montorio Veronese. Si sappia che farò di tutto per farlo espellere dall'Italia e che scriverò al premier Renzi, all'ambasciatore marocchino a Roma e a Lalla Salma, moglie del Re Mohammed VI, perché si attivino i canali diplomatici per un accordo bilaterale col Marocco per i reati di spaccio di droga e violenza sulle donne. Ringrazio la questura di Verona e la Giudice di sorveglianza per la convalida dell'arresto dell'aggressore. Mia figlia per fortuna sta bene». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino