«Attenzioni sessuali dal mio patrigno», la denuncia di una 40enne disabile: l'uomo viene allontanato da casa e finisce a dormire in auto

«Attenzioni sessuali dal mio patrigno», la denuncia di una 40enne disabile: l'uomo viene allontanato da casa e finisce a dormire in auto
MARGHERA - Una coppia di conviventi è stata allontanata dalla casa in cui risiede, con l'obiettivo di tutelare la figliastra dell'uomo, la quale ha denunciato di...

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MARGHERA - Una coppia di conviventi è stata allontanata dalla casa in cui risiede, con l'obiettivo di tutelare la figliastra dell'uomo, la quale ha denunciato di essere stata vittima di violenza sessuale e di ripetuti e continui maltrattamenti.


Il provvedimento cautelare è stato emesso dalla giudice per le indagini preliminari Benedetta Vitolo, in accoglimento della misura richiesta dal magistrato che coordina l'inchiesta, il sostituto procuratore di Venezia, Giorgio Gava.
La coppia, assistita dall'avvocato Dirk Campajola è comparsa al Palazzo di giustizia per l'interrogatorio di garanzia e ha deciso di avvalersi della facoltà di non rispondere. Alla giudice l'uomo si è limitato a spiegare di non avere altro luogo nel quale trasferirsi.

LA DENUNCIA

A riferire gli episodi finiti sotto accusa è stata la stessa vittima, una donna di circa 40 anni, disabile con problemi psicologici, la quale è stata ascoltata alla presenza di specialisti per poter accertare l'attendibilità del suo racconto e l'effettiva capacità di deporre.
La donna, figlia dell'ex moglie dell'indagato (nel frattempo deceduta) ha raccontato di essere stata costretta a subire attenzioni sessuali da parte del patrigno quando condividevano da soli la stessa residenza. Il periodo individuato dagli inquirenti risale a prima del 2020. Successivamente l'uomo, che ha circa 60 anni, ha trovato una nuova compagna e, stando alla denuncia, sarebbero iniziati gli episodi di maltrattamento, soprattutto psicologico.
La Procura, a conclusione degli accertamenti svolti, ha ritenuto fondato il racconto della quarantenne e, per evitare la prosecuzione degli episodi di cui ha denunciato di essere vittima, ha chiesto l'emissione di un provvedimento cautelare. La giudice ha imposto alla coppia di lasciare l'abitazione di residenza (in realtà la compagna del sessantenne ha una sua autonoma residenza e viveva occasionalmente assieme a lui), facendo loro divieto di avvicinarsi alla figliastra dell'uomo.
Il provvedimento potrà essere impugnato di fronte al Tribunale di sorveglianza: nel frattempo il sessantenne è rimasto senza casa e si ritrova a dormire in auto.

LA DIFESA

La difesa è intenzionata a dimostrare l'insussistenza delle accuse nonché la strumentalità dell'iniziativa giudiziaria e si appresta a svolgere attività di indagini: secondo il legale degli indagati, infatti, le dichiarazioni della denunciante non sono attendibili. La quarantenne sarebbe facilmente influenzabile, come dimostrerebbe una recente consulenza medica disposta per ottenere l'assegno di invalidità. La denuncia, evidenzia la difesa, è stata presentata in concomitanza alla richiesta del patrigno di far intervenire carabinieri e polizia per far andare via di casa l'ex fidanzata del figlio, stabilitasi nell'abitazione ed evidentemente molto vicina alla figliastra.


Quanto agli asseriti maltrattamenti, il legale della coppia sostiene che sarebbero state in gran parte liti verbali conseguenti al fatto che la figliastra prendeva le difese della donna che non se ne voleva andare di casa. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino