Dal Vega di Marghera la cassaforte ecologica per i clienti delle spiagge: ecco come funziona

Dal Vega di Marghera la cassaforte ecologica per i clienti delle spiagge: ecco come funziona
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MESTRE - Al progetto, che fonde tecnologia, attenzione per l’ambiente ed economia circolare, lavorano da tre anni. E adesso che il prodotto è stato messo a fuoco e testato con alcuni prototipi prodotti per l’estero, i tre promotori di “Pachamama”, una start-up che ha sede all’incubatore del Vega di Porto Marghera, sono pronti a lanciare una campagna di autofinanziamento attraverso una piattaforma di crowdfunding.

LA TECNOLOGIA

L’idea è nata al mare, da dove viene la materia prima e dove si prevede che il prodotto venga utilizzato, e ha subito attirato l’attenzione del Polo tecnologico Alto Adriatico del Friuli Venezia Giulia. Si tratta di una cassaforte “ecologica”, realizzata in nylon poliamide riciclato con l’utilizzo di vecchie reti da pesca, dotata di tecnologie sofisticate per custodire i beni dei turisti che vanno al mare. Il rischio di non ritrovare il cellulare o il portafogli lasciato sotto l’ombrellone è sempre alto, e non sempre è sufficiente prestare attenzione ai propri effetti personali. Così il project manager trevigiano Alberto Alessandrini, l’esperto di elettronica Alberto Gava (anch’egli trevigiano) e il vicentino Daniele Bertoldo, con una vasta esperienza di impianti industriali, hanno sviluppato un prodotto dotato di una serratura brevettata alimentata da una cella solare che si apre a contatto con un microchip in possesso del proprietario. La cassetta, ignifuga, viene ancorata all’ombrellone con un cavo d’acciaio; per scongiurare che possa essere asportata nella cassetta di sicurezza è inserita una sirena d’allarme che, in caso di spostamento emette un allarme a 110 decibel, abbastanza per essere udito a 150 metri di distanza.
Il prodotto, considerata la tecnologia utilizzata, non è pensato al momento per il mercato “retail”. «La nostra idea - spiega il project manager Alessandrini - è di venderlo ad alberghi e strutture ricettive del litorale con una griffe personalizzata, perché possa poi essere dato in comodato d’uso ai clienti a un prezzo ipotizzato di due euro e mezzo al giorno». Con l’idea di riservare un euro al produttore, un altro euro all’hotel e di destinare 50 centesimi per ogni noleggio giornaliero a iniziative per la tutela dell’ambiente. Economia circolare, insomma.

I PROTOTIPI

Il progetto, durante la fase di elaborazione dell’idea iniziale, è stato presentato a Invitalia che si è detta interessata al suo sviluppo. E intanto alcuni prototipi sono stati realizzati per la Guardia Civil delle Canarie, interessata alla custodia in sicurezza di effetti personali. I partner di Pachamama Security Beach sono ora pronti a passare alla fase di produzione, attraverso il crowdfunding che rappresenterà il primo banco di prova per il prodotto, con l’obiettivo di arrivare presto alla produzione e alla commercializzazione della cassaforte ecologica che presto potrebbe fare la sua comparsa sotto l’ombrellone.

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Il Gazzettino