MESTRE - Un altro passo avanti per la Zls, ossia la Zes semplificata che dovrebbe consentire su 385 ettari non utilizzati tra Porto Marghera, Murano e 16 comuni del Rodigino di...
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LA DELIBERA
La Giunta regionale del Veneto ieri ha approvato la delibera che costituisce un “Tavolo tematico Zona Logistica Semplificata Porto di Venezia-Rodigino” che servirà a fare quattro cose: individuare i più adeguati strumenti conoscitivi e valutativi degli effetti della Zona Logistica Semplificata, definire un cronoprogramma per i passaggi procedurali, stabilirne le modalità di implementazione e stimare le risorse finanziarie e professionali da destinare all’iniziativa. Sarà presieduto dall’assessore regionale allo Sviluppo economico ed energia, Roberto Marcato, e ne faranno parte i Comuni interessati, la Città metropolitana di Venezia, l’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale, la Camera di Commercio di Venezia-Rovigo, oltre alle principali associazioni di categoria e alle organizzazioni sindacali.
È un segnale che la Regione ha voluto dare in un momento durissimo per l’economia travolta dalla pandemia di Covid-19: «Ho proposto di creare questo tavolo perché è necessario approfondire e dare seguito agli aspetti tecnici e normativi – sottolinea Marcato –: serve accelerare i processi per rendere effettiva la Zls che oggi rappresenta un’opportunità fondamentale per dare respiro e prospettive al territorio».
A che punto siamo, dunque? Indietro, a giudicare dalle parole di alcuni protagonisti pronunciate qualche mese fa: era il 20 novembre 2019 quando il ministro per il Sud e la coesione territoriale, Giuseppe Provenzano, annunciò di aver presentato un emendamento alla legge di Bilancio per consentire di estendere alla Zona Logistica semplificata nel porto di Marghera e nell’area del Polesine le agevolazioni previste per le Zes. Era il 10 febbraio 2020 quando, alle celebrazioni per i 100 anni della Confartigianato polesana, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Andrea Martella, uno dei principali attori della vicenda assieme al sottosegretario Pier Paolo Baretta e al presidente di Confindustria Venezia Rovigo Vincenzo Marinese, disse che, dopo aver ottenuto la Zls per legge, bisognava trasformarla in realtà: «Bisogna correre, serve un’evoluzione in tempi rapidi, e una mappatura del territorio, con aree e capannoni dismessi». Nel frattempo, disse Gian Michele Gambato (Confindustria Venezia-Rovigo), la Regione avrebbe dovuto «predisporre un Piano strategico e individuare le aree adatte».
IL CICLONE
Poi è arrivato il ciclone Covid e anche la Zls è stata confinata.
Non a caso Ezio Ordigoni, il segretario regionale Orsa, Sindacato dei macchinisti ferroviari, a fine marzo scrisse che «l’epidemia ci sta insegnando quanto sia importante, per uno Stato sano e funzionante, avere un’economia solida», e riguardo a Venezia e al Veneto aggiunse che «non può fondare la propria sopravvivenza solo sul turismo». Perciò lanciò un appello alla Regione affinché «si affretti a presentare alla Presidenza del Consiglio il Piano Strategico per l’istituzione, attraverso un decreto ministeriale, della Zes/Zls».
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Il Gazzettino