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ROVIGO - Per quest'anno, non si cambia: stesse spiagge stesso voto. Da Rosolina mare a Barricata, passando per Albarella, Scanno Cavallari e Boccasette, tutti i campionamenti Arpav hanno promosso a pieni voti le acque del mare polesano.
Anche per questa nuova stagione balneare, iniziata un po' sottotono a causa del maltempo, ormai un mese fa, il 15 maggio, i tecnici dell'Arpav si sono rimessi in moto per garantire la salubrità delle acque con controlli costanti. E già sono stati due i campionamenti, uno nella prima decade di maggio e uno nell'ultima.
Per tutte le spiagge polesane è arrivata la classificazione di "eccellente", quella massima nella scala che scende fino a scarsa, valutazione che comporta lo stop alla balneabilità. In tutta la regione i controlli sono effettuati su 174 acque di balneazione: 95 sul mare Adriatico, 65 sul lago di Garda, 4 sul lago di Santa Croce, 1 sul lago del Mis, 4 sul lago di Centro Cadore, 2 sul lago di Lago e sul lago di Santa Maria, 1 sullo specchio nautico di Albarella, per un totale di 149 chilometri di costa controllata.
Le verifiche vengono effettuate con frequenza mensile durante la stagione balneare, dal 15 maggio al 15 settembre.
Un riconoscimento importante è già arrivato con le Bandiere blu, eco-label volontaria assegnato alle località turistiche balneari che rispettano criteri relativi alla gestione sostenibile del territorio dalla ong danese Foundation for environmental education: anche per l'estate 2023 su nove spiagge del Veneto, fra le quali Rosolina e Porto Tolle, sventoleranno le Bandiere blu sinonimo di qualità.
ANALISI
I controlli Arpav sono tuttavia più approfonditi e ripetuti, e misurano una serie parametri ambientali come la temperatura dell'aria, dell'acqua, il vento, la corrente e le onde, ma soprattutto i parametri microbiologici Escherichia coli e Enterococchi intestinali, indicatori di contaminazione fecale legata soprattutto agli apporti dei reflui urbani e ispezioni visive sulla presenza di vetro, plastica, gomme, residui bituminosi. Come spiega la stessa Arpav, sono «1.044 i campioni programmati per la stagione balneare 2023 in Veneto per un totale di 2.088 analisi, senza contare gli eventuali campioni aggiuntivi effettuati in caso di riscontro di campioni anomali per verificare la persistenza o meno del fenomeno inquinante e identificarne le eventuali cause. L'eventuale superamento dei valori limite di legge per i parametri Escherichia coli e/o Enterococchi intestinali determinerà infatti, l'interdizione temporanea alla balneazione durante la stagione, attraverso un'ordinanza sindacale ed informazione ai bagnanti mediante segnali di divieto, per tutta l'acqua di pertinenza del punto, e l'intensificazione dei controlli con campionamenti aggiuntivi. 'L'interdizione temporanea resterà in vigore fino all'esito di una analisi aggiuntiva successiva favorevole».
Durante tutta la stagione saranno effettuati anche controlli su eventuali fenomeni di proliferazione della microalga Ostreopsis ovata e di cianobatteri potenzialmente tossici, per evitare e scongiurare potenziali rischi per la salute. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino