Malore al bar, poi l'infarto per strada Reyer in lutto per la morte di Marco

Malore al bar, poi l'infarto per strada Reyer in lutto per la morte di Marco
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FAVARO - Un grande appassionato di reggae, un grande tifoso della Reyer. Un apprezzato tecnico dell’Aprilia di Noale. Una persona meravigliosa a detta dei tanti amici che sul tamtam virtuale di Facebook non si danno pace per la sua scomparsa. Si chiama Marco Sacchetto, il 47enne, trovato morto sabato notte in via Monte Avena a trecento metri da casa, stroncato con ogni probabilità da un malore.

Inizialmente infatti si era fatta strada anche l’ipotesi di un’aggressione a scopo di rapina, subito fugata dal fatto che dalle tasche di Sacchetto non mancava nulla: portafoglio, cellulare chiavi. Sacchetto viveva con la mamma Claudia in via delle Muneghe, a due passi da piazza Pastrello. La scorsa estate, dopo una malattia, era mancato il papà. Il sabato sera dopo cena l’aveva trascorso al Bar Centrale giocando a carte e guardato le partite di calcio alla tv. Ed è proprio nel locale che, dal racconto di alcuni presenti, a un certo punto si è sentito male: era sbiancato, aveva caldo, sentiva un dolore al petto e uno strano formicolio al braccio. Tanto che un signore che di recente era stato colpito da infarto e aveva riconosciuto i sintomi di quello che appunto poteva essere un attacco di cuore, gli aveva detto che sarebbe stato meglio chiamare un ambulanza. Poi però si era sentito meglio e verso mezzanotte si era incamminato verso casa senza purtroppo mai arrivarci. A avvisare la madre della tragedia, domenica mattina presto, sono stati gli agenti delle Volanti: ed è stata lei a dover trovare la forza di comunicare la notizia all’altra figlia, Luana che era in Germania per una breve vacanza con il marito Alessandro, e con il figlioletto Marcello, che zio Marco adorava.
La data dei funerali verrà fissata non appena i familiari avranno il nulla osta da parte dell’autorità giudiziara.

«Era stato cofondatore con me nel 1988 della rivista Rasta Snob, l’unica in Italia, specializzata in musica reggae e anche del Rototom Sunsplash, il festival reggae europeo di Osoppo che dal 2010 è stato trasferito in Spagna. Marco era una persona eccezionale, il mio migliore, amico, il mio braccio destro». Steve Giant, redattore di Radio Base, emittente con cui anche Sachhetto collaborava, e speaker della Reyer, fatica a parlare: «Una perdita la sua che niente potrà colmare». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino