"Zio Ueb", il ritorno di Marco e Pippo: sketch comedy made in Veneto all'ora di pranzo

Marco e Pippo, il duo che è un trio
PADOVA - Zio Ueb, la sketch comedy made in Veneto, è servita. Dai giorni scorsi all'ora di pranzo entra nelle case, ma soprattutto nelle tasche degli italiani che non...

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PADOVA - Zio Ueb, la sketch comedy made in Veneto, è servita. Dai giorni scorsi all'ora di pranzo entra nelle case, ma soprattutto nelle tasche degli italiani che non si separano mai dal loro smartphone. Una promessa mantenuta quella di Marco e Pippo, una ditta anomala già a partire dal nome, dato che da un bel pezzo si tratta di un trio: durante la Mostra del Cinema avevano annunciato il debutto di questa serie web originale, dieci puntate di circa sette minuti caricate a cadenza settimanale il giovedì (con l'eccezione di questa prima settimana che ci regala anche il secondo episodio) sui canali Facebook e Youtube del gruppo.

ZED! PARTNER
Com'è nato il progetto? «L'idea ci frullava in testa da tempo, ma si è concretizzata nel periodo del lockdown, quando cercando nuove risorse e forme di comunicazione per arrivare al nostro pubblico in astinenza c'è stato l'incontro determinante con Zed!: insieme alla società di organizzazione eventi numero uno nel settore dello spettacolo, abbiamo deciso di realizzare un prodotto web di qualità cinematografica, con la regia di Enrico Lando. È la nostra risposta alla pandemia per aiutare la gente a pensare a qualcosa di diverso dal Covid, sostituendo per un po' il pensiero unico con una sana risata. In attesa di reincontrarci dal vivo sul palcoscenico del Geox di Padova, che è diventata la nostra casa teatrale, il prossimo gennaio», racconta Filippo Borille, in arte Pippo.
Cosa lega i diversi episodi di Zio Web? «Quelli bravi direbbero che c'è un fil rouge, noi in dialetto diciamo che il tacon tra una puntata e l'altra è la storia di tre comici che si presentano in un'emittente locale di quelle che si danno un tono con nomi del tipo Brodcast Original Internascional Ciannel Tv sede di Bertipaglia (sic!) con un'idea geniale per un nuovo programma. L'idea non è poi così geniale, ma il patron della tv (interpretato da Stefano Sarcinelli, co-autore della serie) decide di darci comunque un'opportunità», spiega Gaetano Ruocco Guadagno, la e di Marco e Pippo. 
PERSONAGGI
Come entrano in campo i personaggi vecchi e nuovi del vostro repertorio teatrale? «Lavorano con varie mansioni nella sede della tv: Elsa alla reception, Duilio (Marco Zuin, la terza gamba del trio, assente giustificato all'intervista) che imbianca una parete, Ines, trasformata in una gran gnocca, che è lì per fargli compagnia, Vianeo da Mestre che è il magazziniere-tuttofare dell'emittente E ci sono anche gli sproloqui dell'assessore ignorante Ciano Contin, quello che ha puntato l'esponente politico veneto di maggiore successo e cerca di imitarlo. Il suo slogan non conta essere di destra o di sinistra, l'importante è stare sempre in mezzo. In sette minuti di streaming passano anche otto sketch veloci, adatti ai tempi della fruizione web». 
In video c'è anche la presenza femminile, vera, di Ariadna Romeo, e un gustoso cameo di Francesco Paoloantoni «È uno dei miti comici della nostra generazione. Il suo maestro di teatro Ruggero De Lollis resterà agli annali».

Il web non segue la geografia. Con il cavallo di Troia di questa prima serie pensate a un allargamento della platea anche per quanto riguarda i live? «Quella di uscire dalla regione in cui siamo radicati e che cerchiamo di interpretare al meglio nella sua realtà quotidiana, superando gli stereotipi, non dev'essere un'ossessione. Succederà gradualmente. Dopotutto il Veneto el xe grandissimo e ci sono regioni vicine dove comunque il nostro dialetto lo capiscono molto bene».
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Il Gazzettino