Run for Cornelia, 690 km a piedi e in bici per i bambini malati

La sosta dei maratoneti in piazza Vittorio Emanuele II
ROVIGO - Run for Cornelia è una corsa di 690 chilometri che Vincenzo Placida ha ideato per far conoscere la Sindrome di Cornelia de Lange. Ma è anche un viaggio da...

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ROVIGO - Run for Cornelia è una corsa di 690 chilometri che Vincenzo Placida ha ideato per far conoscere la Sindrome di Cornelia de Lange. Ma è anche un viaggio da condividere o percorrere a tratti in solitaria, che fino a piazza San Pietro (dove si concluderà il 14 maggio) porta il messaggio di andare sempre avanti e non mollare mai. La nuova edizione di "Run for Cornelia - Il Viaggio per la Ricerca" è partita due giorni fa da Vigonovo. E ieri ha raggiunto il Polesine con la seconda tappa Monselice-Polesella. Vincenzo Placida è un maratoneta, ed è tra i circa 200 padri di ragazzi "Cornelia" (l'incidenza è un caso ogni 20 mila persone) che in Italia sono affetti dalla Sindrome di Cornelia de Lange: una malattia genetica rarissima che causa scarsa crescita, ritardo psico-motorio e assenza o difficoltà nella comunicazione verbale. Così l'Associazione Cornelia de Lange, con lo scopo di aiutare il cammino dei bambini e ragazzi affetti dalla sindrome, sostiene svariati progetti: tra questi, la ricerca medico-scientifica per sviluppare terapie e farmaci.

SENSIBILIZZAZIONE

Ieri i runner e ciclisti di Run for Cornelia, quando sono transitati in Corso del Popolo, avevano già percorso 27 chilometri. In Polesine sono arrivati lungo le strade arginali dell'Adige, entrando nel capoluogo lungo la pista ciclabile che collega a Granzette, e proseguendo sul piazzale della stazione ferroviaria, via Petrarca, in Corso (salutati da chi faceva acquisti al mercato del martedì) e in via Angeli, prima di arrivare nella piazza principale, dove Vincenzo Placida ha raccontato così le prime delle 17 tappe fino a Roma: «La partenza è stata la giornata che speravo di vivere: una festa con chi era alla partenza e chi mi ha accompagnato nel percorso. Ho sentito la vicinanza di tutti, di chi conoscevo e chi no. Le persone hanno capito il messaggio, perché insieme alla sensibilizzazione sulla sindrome e sull'importanza di raccogliere fondi per la ricerca, c'è un messaggio più profondo: non arrendersi, ma andare sempre avanti e non mollare mai. Questo è il nostro modo di pensare, che portiamo sempre con noi. A Rovigo e in Polesine poi - ha aggiunto - sapevo ci sarebbero stati un po' di amici, ma non pensavo con questo affetto e partecipazione: è un'ulteriore carica che mi porterò dietro. E ora andiamo avanti, perché siamo ancora all'inizio». A Papa Francesco, il 14 maggio, sarà consegnata una maglietta come quella vista ieri anche in piazza Vittorio Emanuele II, quando il vice sindaco Roberto Tovo ha accolto i runner (in particolare di Run it Rovigo) e i ciclisti che hanno accompagnato Vincenzo Placida nell'arrivo in centro storico: tra loro, Riccardo Mares, Cinzia Sivier, Lorenzo Rossi, Michele Santato, Marco Bordin, Giuseppe Bozza e Bruno Altieri.

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Il Gazzettino